(Video) Famiglia Rom era proprietaria di 50ml di euro

 

GUARDIA DI FINANZA E CARABINIERI ESEGUONO MISURE DI
PREVENZIONE PERSONALI E PATRIMONIALI NEI CONFRONTI DI
NUCLEO FAMILIARE DI ETNIA GITANA.
Il Nucleo P.T. della Guardia di Finanza di Bergamo ed il Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale dei Carabinieri di Bergamo, hanno svolto autonoma attività investigativa nel
settore delle misure di prevenzione ex D.L.vo 159/11 (Codice Antimafia), nei confronti dei
membri della famiglia di etnia rom “HORVAT/NICOLINI”, di stanza nella provincia di
Bergamo.
Nei confronti di tale gruppo familiare, composto da 74 soggetti di cui 41 maggiorenni, sono
stati approfonditi gli accertamenti finalizzati a rilevare le consistenze patrimoniali ed i
precedenti di polizia con riferimento all’arco temporale 1985/2015.
L’esito di tale attività ha permesso di appurare che i 41 maggiorenni attenzionati:
– non hanno mai svolto alcuna attività lavorativa in maniera lecita;
– hanno acceso formalmente diverse partite iva nel settore della compravendita di
autovetture, senza tuttavia mai ottemperare ai previsti obblighi dichiarativi di natura
fiscale;
– hanno accumulato diverse condanne irrevocabili e numerosissimi precedenti di polizia
(294 deferimenti all’A.G. a carico di 37 individui), di cui il 50% per reati contro il patrimonio
(truffe, usure, appropriazioni indebite, etc.);
– negli ultimi 30 anni hanno ufficialmente dichiarato redditi per complessivi euro 117.000
circa (pari mediamente ad euro 99,89, cadauno, per ogni anno d’imposta);
– hanno immatricolato circa 1.600 autoveicoli per un valore complessivo di quasi
30.000.000 di euro;
– hanno acquistato immobili e costruito abitazioni per oltre 10.000.000 di euro;
– hanno subito accertamenti fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria che ha
contestato loro la percezione di redditi non dichiarati pari ad euro 6.800.000.
All’esito dei minuziosi accertamenti condotti, resi particolarmente complessi dalla difficile
ricostruzione degli effettivi rapporti familiari sussistenti tra i soggetti, è stata quantificata in
euro 50.535.000 la sproporzione tra i redditi ufficialmente dichiarati dal gruppo familiare e
quanto di fatto nella loro disponibilità.
Alla luce delle risultanze emerse, tenuto altresì conto della pericolosità sociale dei soggetti
proposti, è stata avanzata alla locale Procura della Repubblica, la richiesta di emissione di
provvedimenti personali di sorveglianza speciale e di decreti di sequestro preventivo dei
beni.
A fronte di tale richiesta di emissione di provvedimenti di natura personale e di natura
ablativa, il Collegio delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Bergamo ha disposto:
 nr. 6 provvedimenti personali di sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel
Comune di residenza;
 il sequestro di 1.133.000 euro, corrispondenti a:
– nr. 7 immobili;
– nr.10 autoveicoli;
– disponibilità finanziarie presso diversi istituti di credito.
Inoltre 3 dei soggetti attenzionati sono stati denunciati in stato di libertà per violazione
dell’art.12 quinques del DL 306/1992 “trasferimento fraudolento di beni”.

Redazione

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