Aversa. Ronza: “Lavoriamo nell’interesse della città”

“Ieri in Consiglio Comunale, nonostante le polemiche e alcuni show di bieco gusto, la maggioranza ha portato a casa importanti risultati. In primis è stata approvata la richiesta di proroga al demanio per il terreno dove dovrà sorgere la pista di atletica (il parere definitivo del CONI è previsto in settimana prossima). Approvazione di importanti regolamenti: Regolamento Bike Sharing, Regolamento Comunale per il compostaggio domestico, Istituzione dell’ufficio del Garante dei diritti della persona del disabile , Regolamento Comunale per l’uso delle Palestre Scolastiche; variazioni di bilancio per consentire alcuni lavori urgenti al cimitero ( esempio sostituzione lapidi), Cimarosa torna a Casa (Finanziamento di euro 40.000 della Regione Campania) , Fondi di rotazione per la progettazione di alcune opere (Aversa digitale, La verde Aversa, Ampliamento del centro comunale di raccolta dei rifiuti; finanziamento della Regione Campania per euro 87.176.73); Accordo di programma tra Comune e Agenzia Regionale Universiadi 2019 per la costituzione di una centrale di committenza per alcuni lavori agli impianti sportivi (Palazzetto e Campo sportivo finanziamento ARU circa euro 2.300.000,00). Impegno ad adottare un piano per eliminare le barriere architettoniche, costituzione consulte di settore. Sono stati approvati finalmente e dopo anni debiti fuori bilancio fatti dalle precedenti Amministrazioni. Questa amministrazione ha avuto il coraggio di farlo. Tutto è stato votato dalla  Maggioranza mentre la Minoranza spesso non ha votato o addirittura, in qualche caso, ha votato in modo negativo”. E ‘ il commento del vicesindaco ed assessore Michele Ronza.

“Basta leggere i provvedimenti per capire chi vuole il bene della città; sono tutti provvedimenti a favore della città e dei cittadini. Tutto questo è avvenuto dalle 9:30 (la Minoranza non era in aula tranne Mazzoni e Santulli) alle 15:00 senza sosta. Cosa aspettava invece la Minoranza? Discutere il punto 10 e 14 ancora sulla costituzione di parte civile. A proposito della costituzione parte civile. L’Amministrazione de Cristofaro si è insediata da poco più di un anno. Ho avuto l’onere e l’onore di avere la carica di Assessore e successivamente quella di Vice Sindaco. Prima di intraprendere l’attività in Comune ho cercato di comprendere come funzionasse la macchina comunale (cosa non semplice).  Al fine di espletare al meglio l’incarico ricevuto ho letto il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale,  lo statuto, alcuni articoli importanti del TUEL, i regolamenti ecc. Sulla questione non sono mai voluto intervenire perché mi sembrava fosse un fatto risolto con l’atto di Giunta n. 253 del 15 giugno 2017 per la non costituzione. In merito si è sollevato un polverone ed una polemica infinita senza alcuna ragione. I Consiglieri di minoranza hanno più volte richiesto la discussione dell’argomento in Consiglio Comunale cercando di cambiare anche la forma ma non la sostanza. A parte l’atto di per se antidemocratico; si insiste ancora su un argomento sul quale la Giunta ( unica deputata a farlo) si è espressa. Anche il Consiglio Comunale lo ha fatto ritenendosi non competente. Eppure la norma è chiara e non lascia adito a dubbi. L’art. 43 del TUEL al comma 1) recita: I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio. Ciò posto, si osserva che l’articolo 5 del regolamento consiliare ai commi 5 e 6 ribadisce il contenuto dell’articolo 39, comma 2 e dell’art. 43, comma 1 del d. lgs. n. 267/2000 il quale stabilisce che il presidente del consiglio comunale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri o il sindaco, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste. La giurisprudenza prevalente in materia ha da tempo affermato che, in caso di richiesta di convocazione del consiglio da parte di un quinto dei consiglieri, “al presidente del consiglio comunale spetta soltanto la verifica formale che la richiesta provenga dal prescritto numero di soggetti legittimati, mentre non può sindacarne l’oggetto, poiché spetta allo stesso consiglio nella sua totalità la verifica circa la legalità della convocazione e l’ammissibilità delle questioni da trattare, salvo che non si tratti di oggetto che, in quanto illecito, impossibile o per legge manifestamente estraneo alle competenze dell’assemblea, in nessun caso potrebbe essere posto all’ordine del giorno. Alla luce del richiamato orientamento giurisprudenziale, emerge che le uniche ipotesi per le quali l’organo che presiede il consiglio comunale può omettere la convocazione dell’assemblea sono la carenza del prescritto numero di consiglieri oppure la verificata illiceità, impossibilità o manifesta estraneità dell’oggetto alle competenze del Consiglio. Nella specie la Legge assegna esclusivamente  alla giunta la competenza della costituzione di parte civile in quanto l’assemblea non ha competenza in materia e assolutamente non può discuterne; sarebbe un atto illegittimo. Per fare un esempio esemplificativo: come se il Consiglio Comunale volesse decidere o dare indirizzo sull’affidamento di una gara o di un incarico professionale; non lo può fare, non ha competenza in merito. Insistere è solo demagogico e pleonastico. Non ha né competenza giuridica né tecnica. È di una semplicità estrema. Ritengo che il Presidente dott. Bisceglia, per troppo perbenismo e sollecitato dai mass media, con un atto di super tolleranza, ha posto all’ordine del giorno la richiesta di alcuni consiglieri di minoranza che invece non andava certamente presa in esame. Speriamo che la Minoranza faccia ciò che dovrebbe fare nell’interesse della città come lo stiamo facendo noi”.

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