Cesa. Mozione di sfiducia a maggioranza, M5S: “Dimissionari, dimostrate coerenza fino in fondo”
Il Movimento 5 Stelle di Cesa, appellandosi all’ex articolo 52 del decreto legislativo numero 267 del 2000, propone una mozione di sfiducia, invitando i consiglieri di minoranza e gli assessori dimissionari a dare seguito alle loro affermazioni pubbliche con la sottoscrizione del documento stesso.
“I sottoscritti, Raffaele Bencivenga de Amelia Bortone, quali consiglieri comunali del gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle di Cesa – si legge nel documento ufficiale -, chiedono, che venga iscritta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, per essere esaminata e messa in votazione, la seguente Mozione che tiene in considerazione l’articolo 52 del D.Lgs. 267/2000 e l’art. 30 dello Statuto del Comune di Cesa. Premettiamo che l’operato del Sindaco Guida, in questi due anni, si è caratterizzato per gravi inadempienze ai più elementari dettami di correttezza e buona gestione politico amministrativa, oltre che per gravi inadempienze programmatiche. Lo stato di abbandono in cui versa il nostro Comune è un dato di fatto incontrovertibile. Le opere pubbliche da realizzare e messe in programma da quest’amministrazione, non sono mai partite per incapacità gestionale (ex campo del prete, palestra del fanciullo, periferie). Le aliquote sulle imposte comunali risultano essere tra le più alte d’Italia e senza peraltro ricevere servizi adeguati. Lo stato di completo abbandono in cui versa una delle zone più belle di Cesa, la c.d. Zona Arena, è significativo dell’inerzia dell’amministrazione. Unici e significativi interventi sono posti in essere dal mondo del volontariato. E’ evidente una mancanza di una politica di programmazione per il settore commercio ed il contestuale abbandono del centro storico; fattori che hanno determinato la chiusura di diverse attività commerciali, causando impoverimento e disoccupazione. Sono evidenti le divisioni nella maggioranza, rappresentate dalle dimissioni del Vice sindaco De Angelis, il quale ha dichiarato che “non è stato rispettato il programma elettorale”. Parole che testimoniano la dissoluzione del vincolo fiduciario che ha legato assessori/consiglieri al Sindaco al momento dell’elezione. L’inesorabile sfaldamento della maggioranza è la logica conseguenza di una gestione arrogante della cosa pubblica da parte del Sindaco, caratterizzata, in questi anni, da un intollerabile immobilismo e dallo svuotamento delle funzioni di indirizzo politico del Consiglio Comunale. La mancata attuazione delle proposte del Movimento 5 stelle ed il boicottaggio delle sue mozioni, sono un chiaro esempio della compressione delle prerogative di indirizzo politico-amministrativo perpetrata dal Sindaco ai danni dell’organo principe di rappresentanza dei cittadini. Riteniamo, inoltre, che il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivamente, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza, ad un così grave degrado senza farsi complice di un’inaccettabile inerzia delle Istituzioni, a tutto danno della comunità e dei cittadini che in noi hanno riposto le proprie naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale. Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali, consapevoli della responsabilità assunta nel 2015 a seguito delle elezioni amministrative nei confronti di tutti i cittadini e consci dell’impossibilità di adempiere ai doveri derivanti dal proprio mandato, stante l’aggravarsi delle difficoltà riscontrate nel gruppo di maggioranza, chiedono la convocazione del Consiglio Comunale straordinario”.