Concorso Scuola, l’USR Campania non pubblica le graduatorie definitive

Aspettando Godot è una delle più famose opere teatrali di Samuel Beckett, come molti sanno si tratta di  dramma associato al cosiddetto teatro dell’assurdo e costruito intorno alla condizione dell’attesa: esattamente ciò che sta accandendo a G.M. dottore di ricerca in Economia, Territorio e Sviluppo e Cultore della Materia Geografia all’Università di Palermo che sta aspettando con ansia che l’Ufficio scolastico Regionale della Campania si decida a pubblicare la graduatoria definitiva mentre rischia di perdere il suo posto di lavoro.
La storia si svolge fra Napoli e la Sicilia e la raccontano gli avvocati dello studio , lo Studio palermitano di diritto Amministrativo Leone Fell & Associati che assistono il docente in questa vicenda.
Facciamo un passo indietro.
Grazie ad un provvedimento cautelare del Consiglio di Stato – sì perché oggi, ai dottori di ricerca, per insegnare a scuola, serve una sentenza del Consiglio di Stato – G.M. ha potuto partecipare, unico in Sicilia, alle prove suppletive del Concorso a cattedre 2016, classe A021, Geografia. Concorrendo per la Sicilia ha dovuto sostenere le prove a Napoli, essendo la Campania sede organizzativa. Scritto e orale superati brillantemente, con tanto di augurio della Commissione per la futura carriera da docente.
Succede il diciannove luglio. Trascorrono i quindici giorni di rito per la trasmissione dei verbali dalla Commissione all’USR e inizia l’attesa della pubblicazione sul sito istituzionale.
Ma della graduatoria non si ha notizia malgrado le telefonate nel vuoto e le diffide dei difensori. Da par suo, in assenza di notizie ufficiali dai colleghi campani, l’USR Sicilia provvede a convocare, per l’immissione in ruolo, attingendo alla graduatoria consolidatasi nella prima tornata di prove. Peccato che, con quella graduatoria, risultino vincitori concorrenti che fra scritto, orale e titoli hanno un punteggio inferiore allo scritto ed all’orale del dottore. Arriva Ferragosto. La graduatoria non viene pubblicata.
Il dottore di ricerca si vede, dunque, costretto a promuovere un ricorso di urgenza al TAR Campania che, ricevendo il 22 agosto, emana, il 22 agosto stesso, un dispositivo cautelare che riconosce appieno le ragioni della parte ricorrente ed obbliga l’USR Campania a pubblicare le graduatorie entro il 31 agosto, giorno prima dell’entrata in vigore dei contratti di ruolo. Risultato? Si aspetta, ancora senza che nonostante le richieste degli avvocati l’USR Campania e l’USP Napoli comunichino alcunché alla USR Sicilia. E negli Uffici competenti viene affisso l’avviso che si vede in foto.
“Se si tratta di dolo, colpa o dabbenaggine se ne occuperà la Procura della Repubblica – spiegano i legali –  Di tutelare il diritto al lavoro, se spetta, gli avvocati. Restano l’agrodolce odore di assurdo, l’illogicità ostinata dell’indolenza amministrativa, una patente inadeguatezza delle Istituzioni coinvolte nel tutelare il merito ed i diritti dei cittadini, ed uno stantio puzzo di inefficienza”.

Redazione

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