Napoli. Elezione Ordine Ingegneri, Capodanno: “Bisogna modificare il regolamento!”

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, candidato nelle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’ Ordine degli ingegneri di Napoli, chiede la modifica di alcune norme contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 169, concernente il regolamento per il riordino del sistema elettorale e della composizione degli organi di ordini professionali.

“In particolare – afferma Capodanno – andrebbe modificato il comma 5 dell’art. 3, laddove si prevedono ben tre votazioni per ciascuna elezione, che, nel caso specifico, comportano, per i 15 consiglieri da eleggere da parte dei 13.217 iscritti alle due sezioni dell’albo, il raggiungimento di un quorum, nella prima votazione, pari a un terzo dei votanti, vale a dire 4.388 iscritti, di un quinto nella seconda, vale a dire 2.633 iscritti, laddove in terza convocazione l’elezione avverrà comunque, indipendentemente dal numero di votanti”.

“Ebbene è proprio quest’ultima votazione che andrebbe eliminata – puntualizza Capodanno -. E’ assurdo, per esemplificare, che un ordine con oltre 13mila iscritti possa essere rappresentato da un consiglio, che potrebbe risultare eletto anche con una manciata di voti. Tale terza votazione andrebbe sostituita, a mio avviso, con un commissariamento dell’ordine interessato, laddove non si raggiungesse il quorum nelle prime due votazioni, fino alle prossime elezioni”.

“Le distorsioni generate da un siffatto regolamento, che peraltro non indica, neppure sommariamente quanti giorni vadano dedicati a ciascuna delle votazioni né il numero di seggi minimo da predisporre in base agli aventi diritto al voto, si evidenziano propria nell’avviso di convocazione per le votazioni del nuovo Consiglio dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, per il quadriennio 2017 – 2012 – aggiunge Capodanno -. Infatti per la prima votazione, per la quale è previsto un quorum di 4.388 iscritti, sarà possibile votare solo nei giorni 4 e 5 settembre dalle ore 11:00 alle 19:00 e nel solo seggio allestito nella sede dell’Ordine. Ebbene, da un semplice calcolo, emerge che per raggiungere il numero minimo dei votanti per la validità della votazione, pari appunto a 4.388, ogni elettore avrebbe una media di circa 13 secondi per tutti gli adempimenti. Durante questo breve periodo di tempo dovrebbe recarsi al tavolo della commissione elettorale, presentare un documento, ritirare la scheda, entrare in cabina, esprimere fino a quindici preferenze con nome e cognome, uscire dalla cabina e inserire la scheda nell’urna. Solo Superman sarebbe capace di tanto “.

“Così configurata, la prima votazione somiglia molto alla prima convocazione di alcune assemblee condominiali, convocate in ore improbabili se non impossibili, proprio per farle andare deserte – prosegue Capodanno -. Laddove invece, per la terza votazione, quando l’elezione è valida per qualsivoglia numero di votanti, i giorni indicati nell’avviso di convocazione per votare diventano ben dieci e, inoltre, al seggio centrale vengono aggiunti altri cinque seggi periferici”.

“Che si manifesti una precisa indicazione di passare direttamente alla sola terza votazione – sottolinea Capodanno – emerge anche dal dato che alcuni candidati, nella loro pubblicità elettorale, indicano, come giorni per votare, solo quelli relativi a tale votazione, senza menzionare anche quelli previsti per la prima e per la seconda. Ciò anche in considerazione del fatto che, sempre in base alle norme dettate dal suddetto regolamento, le schede votate in ciascuna votazione, quando non si raggiunge il quorum, vengono sigillate e archiviate, e, dunque, non concorrono al calcolo del quorum delle votazioni successive. Sicché lo stesso elettore dovrebbe poi ritornare a votare per ogni singola votazione”.

“Alla luce di quando sopra – conclude Capodanno – mi riservo di valutare tutte le eventuali azioni, anche sulla scorta di quanto evidenziato circa le modalità di votazione indicate nell’avviso di convocazione del 19 agosto 2017, laddove non si raggiungesse il quorum prescritto nella prima e nella seconda votazione, non intendendo partecipare a una competizione elettorale dove, nel caso che si arrivasse a una terza votazione, gli eletti non rappresenterebbero neppure il 20% degli elettori”.

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Redazione

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