Napoli. Nasce il FILP, nuovo organismo sindacale

“Nasce il Fronte Italiano per il Lavoro e la Partecipazione, un nuovo soggetto sindacale e sociale che scende in campo per la difesa dei lavoratori e dei pensionati e per contribuire alla soluzione dei grandi problemi sociali degli italiani”. E’ quanto è emerso dalla conferenza stampa che il Coordinamento dei sindacati autonomi, categoriali e territoriali, che ha dato vita al “F.I.L.P.”, ha tenuto stamani a Napoli, con la partecipazione di Salvatore Ronghi, già dirigente sindacale, Giuseppe Iaccarino per la Confederazione Nazionale Lavoratori (CNAL), Carmelo Cassia per Intesa Sindacato Autonomo (ISA), Vincenzo Guidotti per Sindacato Azzurro (FAILA-CRSR); Francesco Catuogno per Movimento Ingegno Civico dei Giovani Precari (M.I.C.); Lisa Di Bonito per Sindacato Unitario Lavoratori Comparto (Siulc); Fernando Cordella per Associazione Nazionale Professionisti Prevenzione Emergenze Vigili del Fuoco (ANPPE.VV.F); Antonio Testa per la Confederazione Europea Sindacati Indipendenti (C.E.S.I.); Antonio De Falco per il Sindacato Del Sud (SDS).

Portavoce del Filp sarà Francesco Catuogno, trentenne, napoletano, laureato e disoccupato.

“Il lavoro, nella sua accezione più ampia, e la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, sono i capisaldi della proposta politico-sindacale del Fronte che si pone come nuovo soggetto sindacale e sociale che persegue la piena occupazione, la qualità del lavoro e la tutela del lavoro nella sua globalità e complessità e la rappresentanza di tutte di disagio sociale” – ha spiegato Ronghi, che ha sottolineato: “oggi il mondo del lavoro è una ‘guerra’: secondo i dati Inail e Inps, dal 1° gennaio ad oggi 604 lavoratori sono morti sul lavoro, 17.583 lavoratori licenziati, 290.877 licenziamenti intimati. Dati drammatici di fronte ai quali il silenzio delle Confederazioni è assordante. Bisogna ripartire dal valore del lavoro, ridiscutere il Job Act, abolire la legge Fornero e ripristinare le tutele dell’art. 18”.

“Oggi la grande emergenza è la disoccupazione giovanile e, quando sentiamo che il Governo sta lavorando ad una pensione di garanzia, rispondiamo che la priorità è quella di consentirci di lavorare restando nel nostro Paese e mettendo al suo servizio il nostro elevato livello di istruzione e di competenza – ha sottolineato Catuogno -;  con il Filp vogliamo scendere in campo e combattere in prima linea per ottenere dal Governo che c’è e da quello che verrà strumenti concreti in grado di favorire nuova occupazione di qualità, soprattutto nel Sud” .

“Abbiamo creato un fronte dei sindacati che ha come obiettivo non solo la difesa di chi il lavoro ce l’ha ma anche di chi aspira ad averlo – ha sottolineato Cassia – per il quale “con l’attuale sistema si è creata una sorta di monopolio con le grandi Confederazioni che hanno dimostrato di non saper raggiungere il proprio obiettivo, come confermano il Job Act e l’abolizione dell’art. 18”.

“Il nuovo modello sindacale deve andare oltre la tutela dei diritti dei lavoratori ed operare per costruire  soluzioni alle problematiche derivanti dalle sempre più diffuse condizioni di disoccupazione” – ha spiegato Iaccarino.

“Al fine di offrire opportunità occupazionali ai giovani, bisogna puntare anche sull’utilizzo delle ore di lavoro straordinario mediante l’impiego di personale inoccupato e disoccupato e forme contrattuali specifiche e affrontare una volta per tutte il grande nodo delle pensioni dicendo no all’aumento dell’età pensionabile a 67 anni per ciò significherebbe la paralisi totale del Paese” – ha sottolineato Guidotti.

“Un altro fondamentale tema che intendiamo rilanciare è quello della disoccupazione femminile e di migliori strumenti di conciliazione famiglia/lavoro” – ha sottolineato Di Bonito; “va rilanciata la battaglia per la sicurezza sul lavoro, un’emergenza che presenta ancora numeri drammatici, per la prevenzione e per la tutela della incolumità e del benessere psicofisico dei lavoratori nei luoghi di lavoro e per la valorizzazione del ruolo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dell’intero comparto Sicurezza” – ha aggiunto Cordella.

“Con il Fronte mettiamo in sinergia le nostre azioni sindacali per dare rappresentanza al mondo del lavoro e alle istanze sociali proponendo un modello che sia vicino alle problematiche dei cittadini ed innalzi il livello di attenzione sulle stesse”, ha detto Testa.

 “E’ fondamentale che il sindacato vada oltre il proprio ruolo e riesca a far fronte alle principali problematiche sociali, soprattutto al Sud – ha concluso De Falco – perché è ancora forte il gap che divide questa parte del territorio dal resto dall’Italia particolarmente sul piano occupazionale; urge un vero patto che è rappresentato dalla partecipazione”.

Redazione

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