Napoli. Omicidio Vincenzo Ruggiero, ritirata richiesta di scarcerazione per Guarente
Stamani si è tenuta l’udienza presso il Tribunale del Riesame di Napoli, presso l’aula 215 innanzi al Collegio B, per la discussione della richiesta di scarcerazione avanzata dall’avvocato Dario Cuomo, difensore di Ciro Guarente, il 35enne, ex militare della Marina, reo confesso dell’omicidio del 25enne Vincenzo Ruggiero, avvenuto il 7 luglio,presumilbimente,presso,via Boccaccio ad Aversa.
Ebbene, a sorpresa, apprendiamo in loco, essendo presenti in Aula, che la difesa, per motivi non ancora resi noti, ha ritirato la richiesta di scarcerazione, per cui Guarente resterà in carcere, dove è rinchiuso dal 28 luglio, quando fu convocato presso la caserma Carabinieri di Aversa, per essere interrogato dagli inquirenti, a seguito delle immagini della telecamera posta di fronte l’ingresso dell’abitazione di Heven Grimaldi e Vincenzo Ruggiero, nell’orario in cui Ruggiero è stato visto per l’ultima volta entrare. Vi era grande attesa per l’esito dell’udienza di stamani, visto che tale richiesta di scarcerazione, aveva suscitato non poche polemiche, sia tra i familiari della vittima, che dei suoi amici, ma anche tra i cittadini, indignati per la brutalità e l’efferatezza con la quale Ruggiero sarebbe stato ucciso.
Grande gaudio, è stato espresso, per questa decisione, che implica il proseguo della detenzione presso il carcere di Poggioreale di Napoli, nel reparto speciale dedicato a persone omossessuali. Nel frattempo gli esperti nominati dalla Procura di Napoli Nord, e la dottoressa Sansone, nota criminologa forense, nominata dalla famiglia Ruggiero, continuano nelle ricerche delle parti mancanti, quali testa e avambraccio, del corpo ritrovato il 30 luglio presso il garage degli orrori a Ponticelli, il cui DNA, è ancora ignoto. Si scava, ancora nel garage, per ritrovare ulteriori elementi utili alle indagini, così come si attendono gli esiti delle analisi delle tracce ematiche e residui organici ritrovati nel pozzo, poco distante dal garage di Ponticelli, pochi giorni fa. Vi è grande attenzione per questo omicidio così efferato, la situazione resta delicata, l’impianto accusatorio appare consistente e solido, e molti attendono di sapere quanto prima la verità su quella terribile sera del 7 luglio.
Christian de Angelis