Napoli. Sequestrato opificio clandestino che produceva ‘articoli in pelle’
Nel quadro dell’intensificazione dei servizi di prevenzione generale e di controllo economico del territorio, con particolare attenzione all’abusivismo commerciale, al sommerso da lavoro ed alla tutela della salute pubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno sequestrato un opificio clandestino, sito nella zona di Capodichino, adibito alla produzione di articoli in pelle.
In particolare, i finanzieri del I Gruppo Napoli, a seguito di attività info-investigativa nello specifico settore di intervento durante l’azione di contrasto all’economia illegale e sommersa per la stagione estiva 2017, hanno scoperto un’attività di pelletteria completamente sconosciuta al Fisco e priva di ogni autorizzazione che operava a pieno ritmo nella produzione di cinture, impiegava 5 lavoratori a nero, era priva di documentazione riguardante il corretto smaltimento di materiale altamente cancerogeno. Inoltre, durante il controllo è stato accertato che l’utenza elettrica che serviva l’opificio illegale era stata manomessa.
Al termine del servizio, le fiamme gialle hanno posto sotto sequestro l’attività abusiva, le numerose attrezzature presenti (macchine da taglio, cucitrici, spillatrici), i prodotti grezzi, semi-lavorati e finiti pronti all’immissione in commercio, nonché mezza tonnellata di rifiuti speciali derivanti dalla lavorazione del pellame. Il titolare della ditta è stato denunciato all’A.G. competente per furto di energia elettrica, inquinamento ambientale ed attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Inoltre, per ciascun dipendente non regolarmente assunto, sarà irrogata la c.d. “maxisanzione” come prevede la normativa di settore.
L’attività odierna testimonia il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza di Napoli sul territorio a salvaguardia delle leggi ed a tutela degli operatori economici che rispettano le regole.