(VIDEO) Tensione in Catalogna, Madrid: ora il referendum è annullato
Il portavoce del governo spagnolo, Inigo Méndez de Vigo, ha assicurato che il referendum catalano di domani è già stato “annullato” dallo stato di diritto con il blocco del sistema che potrebbe essere utilizzato per il conteggio dei voti e per il voto elettronico. Lo riferisce il quotidiano online La Vanguardia. La Guardia Civil è entrata stamattina nel Centro delle Telecomunicazioni (Ctti) del governo catalano e intende rimanervi fino a lunedì, sempre secondo quanto riferisce il giornale.
Intanto il premier basco Inigo Urkullu ha preso contatto con il presidente catalano Carles Puigdemont e con il premier spagnolo Mariano Rajoy premendo perché stabiliscano vie di dialogo da lunedì per cercare una soluzione politica alla crisi della Catalogna.
Almeno 163 seggi elettorali sono già occupati per impedire che vengano chiusi dalla polizia, secondo dati forniti all’agenzia Efe dalla delegazione del governo spagnolo in Catalogna. La polizia ha per ora effettuato sopralluoghi in 1300 collegi, sui 2315 previsti, trovandone occupati 163. La giustizia spagnola ha ordinato alla polizia catalana e spagnola di chiudere i centri domani per impedire le operazioni di voto.
Centinaia di catalani, anche intere famiglie, hanno passato la notte nei seggi in diversi centri civici e scuole. La polizia catalana ha chiesto agli occupanti di liberare i locali entro domani alle 6 del mattino ma non è intervenuta per allontanarli, secondo i media catalani. L’occupazione dei seggi dovrebbe prolungarsi la prossima notte.
L’occupazione dei seggi è avvenuta in forma “pacifica e festosa” riferisce la tv pubblica tv3. Gli occupanti, spesso studenti con i genitori, hanno organizzato attività di ogni tipo, tornei di scacchi, di calcio, proiezioni di film, concerti, esibizioni artistiche e sportive. Decine di materassini sono stati portati nei seggi per poter portare a termine la “rivolta dei pigiama”. La polizia catalana, i Mossos d’Esquadra, ha effettuato sopralluoghi in molti centri occupati senza però per ora prendere provvedimenti contro i presenti.