Aversa. Nobis: “Alla faccia della continuità, della programmazione politica ed amministrativa”
“Ad Aversa, ultimamente, si sta verificando un curioso fenomeno, ovvero quando ci si appella al senso di responsabilità per la città come per magia si riceve (in dote) un assessore! Provare per credere avrebbe detto qualcuno. È, infatti, evidente e singolare constatare come, al suon del solito sopra citato tormentone, evidentemente strumentale ai passaggi da opposizione a maggioranza, tutti i consiglieri di minoranza, nella mutazione dal loro status di opposizione a quello di maggioranza, siano stati successivamente “ripagati” con un assessore in giunta”. E’ quanto dichiara Nico Nobis, consigliere comunale e capogruppo di ‘Noi Aversani’.
“Dunque, volendo tirare le debite somme di questo – solo – sventolato amore per la città, più che di un senso di responsabilità nei confronti della stessa, possiamo affermare che si tratti di un bell’alibi per giustificare i cambi di casacca, in alcuni casi addirittura doppi o tripli! Il prezzo di questo modus operandi viene pagato, inutile sottolinearlo, più che dal sindaco (per mantenere una maggioranza eterogenea, composta da esponenti di destra e di sinistra e, a detta di qualcuno più esigente e malpensante, addirittura anche pentastellati, vista quella che da molti è stata definita l’inesistente azione politica di opposizione del loro rappresentante), dai cittadini in prima persona, per consiglieri mossi da finalità tutt’altro che indirizzate alla res pubblica. Un senso di responsabilità ambiguo, il cui costo è sotto gli occhi di tutta la città, con già ben due assessori al bilancio e ai tributi dimissionari nel giro di sei mesi, e addirittura con la nomina del terzo assessore alla pubblica istruzione nominato in poco più di un anno di amministrazione. Con tutte le ovvie conseguenze del caso, alla faccia della continuità, della programmazione politica ed amministrativa, della buona gestione della macchina comunale, che non offre interlocutori stabili ed in grado di poter gestire le problematiche dei settori più nevralgici. Tutto ciò, ovviamente, solo per accontentare qualche “responsabile” consigliere che necessitava degli stimoli giusti per essere accompagnato nel suo salto della barricata! Ci mettiamo nei panni di chi debba interloquire con i componenti della giunta per soddisfare una giusta esigenza o risolvere un problema, si troverà certamente spiazzato dal trovare in poltrona facce sempre diverse con le quali dover riprendere da capo ogni discorso. Il problema della riscossione dei tributi – nel caso specifico, settore ancora privo di assessore la cui delega è assegnata pro tempore ad un consigliere – è fondamentale e necessita di un riferimento stabile perché finora si sono evidenziate delle falle enormi che necessitano di essere tappate. A far acqua da tutte le parti, esempio scelto non a caso, è ancora la riscossione dei canoni idrici, di cui tanti condomini sono debitori, e di cui molti altri, pur essendo intenzionati a pagare, non riescono a farlo perché ci sono delle lacune nel sistema. E’ arrivato il momento, come detto all’assessore di riferimento in moltissime occasioni, di dotare ogni famiglia di un contratto per la fornitura idrica e di un contatore autonomo con telelettura, in modo che ciascuno possa adoperarsi solo per se stesso. Stesso dicasi per molti altri tributi riscossi con il contagocce. Senza entrate l’ente sarà sempre paralizzato. Bisogna essere più risoluti e pratici, darsi da fare senza accampare scuse, e soprattutto dare ai cittadini interlocutori stabili, davvero responsabili, che non cambino dalla sera e alla mattina e che siano in grado di portare a termine gli obbiettivi prefissati”.