Maddaloni. PD, Santangelo: “Non è un fortino da conquistare”

«Il Partito democratico non è un fortino da conquistare, ma il luogo dove tutti devono poter stare per progettare il futuro di Maddaloni. Questo è quello che chiedo al congresso di sabato e domenica ed è questo quello che mi aspetto da tutte le componenti del Pd che hanno il dovere di lavorare ad un progetto aperto, inclusivo, partecipato». A fotografare il momento è Vincenzo Santangelo.

«Offrire una rappresentazione del Pd di bande che si scontrano alla ricerca della conquista del vapore è quanto di più deleterio possa essere perché allontana quella società civile che deve essere parte integrante del nuovo centrosinistra di Maddaloni – ha spiegato Santangelo – il Pd è forte, se tutti i suoi pezzi si sentono forti. Al termine del congresso non deve esistere un solo iscritto che non si senta rappresentato dalla proposta che è risultata vincente. Il solo fatto di partecipare al congresso ci deve far sentire dei vincitori, a prescindere dalla mozione e dai candidati che si sostengono, perché siamo tutti parte della stessa comunità. In quest’ottica ho offerto la mia disponibilità al partito, non perché la segreteria sia una mia aspirazione, la mia volontà di portare avanti quel ragionamento provinciale avviato con le elezioni regionali, rendono tale compito per me un sacrificio, inteso come rinuncia di tempo ad altre attività politiche, un sacrificio che avrei fatto con orgoglio e con onore per il bene di Maddaloni, del Pd e del centrosinistra tutto. Mi auguro pertanto che, a prescindere dai nomi, oggi si possano costruire delle fondamenta forti per il Pd perché solo con fondamenta forti si può arrivare ad una leadership forte ed autorevole. Alla luce di ciò osserverò con attenzione le proposte che accompagneranno le candidature e la loro ricaduta sulla città».

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Redazione

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