Napoli. Crisi Anm, Confapi Giovani: “Sì a ingresso privati, possono migliorare servizio”
«L’intervento dei privati non è il male, anzi può essere una delle soluzioni quando il pubblico non riesce a superare una fase acuta di criticità». A dirlo è Raffaele Marrone, presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli.
«Il dibattito attorno al salvataggio dell’Azienda napoletana mobilità – aggiunge –, al netto delle posizioni di ciascuno, sembra essersi arrestato davanti all’idea di coinvolgere imprenditori interessati nella gestione del servizio. Un’idea che, lungi dal significare “privatizzare” i trasporti, meriterebbe forse più attenzione e un maggiore approfondimento». «Evocare i privati, in una trattativa come quella per l’Anm, non significa evocare una seduta spiritica – prosegue Marrone – perché gli imprenditori sono il valore aggiunto di un territorio, e il loro contributo nei trasporti, che resterebbero chiaramente pubblici, e in altri settori spesso si è rivelato fondamentale».
«Mantenere una posizione di retroguardia su questi argomenti – conclude il presidente di Confapi jr – è antistorico e penalizzante. Nel caso di specie, sono certo che l’Amministrazione comunale blinderebbe con robuste clausole di salvaguardia i livelli occupazionali. Quello che migliorerebbe, e su questo non c’è dubbio alcuno, sarebbero il servizio e il grado di soddisfazione dei cittadini-utenti».