Napoli. Giochi, nuova ordinanza: due fasce orarie alternative ma solo a chi rinuncia ai ricorsi

Entrerà in vigore già da metà novembre la nuova ordinanza del Comune di Napoli per le sale da gioco che, in via sperimentale, sarà attiva fino al 31 dicembre 2019: gli orari di apertura non potranno essere superiori a 8 ore giornaliere complessive, ma i titolari delle sale avranno la possibilità di scegliere tra due fasce orarie e di sottoscrivere una convenzione con il Comune, a patto di rinunciare ai ricorsi già presentati all’attuale regolamento con i limiti orari e di non presentarne altri.

DUE FASCE ORARIE –  Gli orari di apertura delle sale “sempre in misura non superiore a otto ore giornaliere complessive” saranno “differenziati per i periodi scolastici e per quelli non scolastici” e individuati in due fasce A e B, “per le quali i titolari possono alternativamente optare”. La fascia oraria A, riporta Agipronews, nei periodi non scolastici (dal 16 giugno al 14 settembre) andrà dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, tutti i giorni, festivi compresi e nei periodi scolastici (dal 15 settembre al 15 giugno) dalle 10 alle 13:30 e dalle 17:30 alle 22, tutti i giorni, festivi compresi. Invece, la fascia oraria B nei periodi non scolastici andrà dalle 10 alle 13 e dalle 19 alle 24, tutti i giorni, festivi compresi e nei periodi scolastici dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 24, tutti i giorni, festivi compresi. Attualmente il regolamento del Comune di Napoli in materia di giochi prevede l’apertura delle sale dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, festivi compresi. Una disciplina riservata, però, solo “alle sale da gioco i cui titolari si rendono spontaneamente e volontariamente disponibili a realizzare – previa sottoscrizione di un atto convenzionale con il Comune di Napoli – azioni specifiche per rafforzare il Programma dell’Amministrazione comunale per aumentare la consapevolezza circa i rischi connessi al gioco patologico”. I titolari delle sale che sottoscriveranno la convenzione, inoltre, dovranno rinunciare al “contenzioso eventualmente instaurato contro l’Amministrazione comunale” relativo al regolamento con i limiti orari approvato a fine 2015 e dovranno “astenersi dall’intraprendere contenziosi, anche risarcitori, comunque connessi” a quel provvedimento. La sottoscrizione della convenzione, precisa l’ordinanza, “non incide sull’orario di funzionamento degli apparecchi» da gioco collocati negli esercizi pubblici e commerciali, già fissato dal Regolamento comunale, dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 20, di tutti i giorni, festivi compresi”.

LE REAZIONI DEL SETTORE – “Stiamo studiando con i nostri legali la nuova ordinanza oraria per le sale giochi di Napoli. Abbiamo in programma anche un incontro tra gli associati per valutare il provvedimento”, ha commentato ad Agipronews, Pasquale Chiacchio, presidente dell’Associazione Gestori Scommesse Italia. In attesa dell’analisi più approfondita del provvedimento, Chiacchio annuncia che “domani sera è in programma una diretta televisiva (sul canale regionale TvLuna alle 21.30, ndr) durante la quale l’Agsi si confronterà con l’assessore Enrico Panini e altri rappresentanti del Comune sul tema del gioco a Napoli”, conclude.

I DATI del 2016 – In Campania nel 2016 la spesa complessiva dei giocatori è stata di 1,7 miliardi di euro, il 9,9% dei 17,9 miliardi spesi in tutta Italia sulla rete fisica. La spesa dei giocatori campani è cresciuta rispetto al 2015 del 12,9%, mentre a livello nazionale la crescita è stata del 12,3%, come risulta da un’elaborazione di Agipronews su dati del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Più nel dettaglio e considerando le principali offerte di gioco che verranno limitate dall’ordinanza comunale, la spesa per le scommesse sportive in Campania nel 2016 è stata di 144 milioni (+17%), a cui si aggiungono 17 milioni per le scommesse ippiche (in calo del 10,5%), mentre su slot e Vlt la spesa complessiva regionale è stata di 844 milioni (+16,4%). Ancora a livello regionale sono circa 42mila le slot in 8.649 locali, mentre 4.669 Vlt sono installate in 555 sale. La rete scommesse è invece composta da 347 agenzie, 804 corner, mentre l’ippica conta su 49 sale e 350 punti di accettazione.

NEL 2017 – Più in dettaglio, secondo dati diffusi da Agipronews, per la provincia di Napoli, le agenzie e i punti per le scommesse sportive sono 1.321, nei primi nove mesi del 2017 hanno registrato una raccolta complessiva da 488 milioni di euro. Per l’ippica nello stesso periodo gennaio – settembre 2017 la raccolta è stata di circa 9,5 milioni distribuita in 333 punti accettazione.

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Redazione

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