Napoli. ‘No al Rosatellum’, domani presidio della sinistra davanti la Prefettura
È questa la modalità scelta da demA, Art.1-Mdp, Sinistra Italiana, Prc, Possibile, MO-Unione Mediterranea, Green Italia, Partito del Sud, Coordinamento Democrazia Costituzionale di Napoli, Diem25, L’altra Europa con Tsipras Napoli, Campania per la Democrazia e l’uguaglianza (appello Brancaccio), Movimento Speranza per Caserta, Coordinamento Precari Scuola Napoli, Cobas Scuola Napoli, Docenti in lotta contro la L107 e altre associazioni per esprimere il dissenso alla legge approvata dalla Camera che, se votata anche dal Senato, introdurrà in Italia un sistema elettorale misto tra proporzionale e maggioritario.
Un appello a tutti gli abitanti, i cittadini, le associazioni, i comitati e gli attivisti di Napoli per partecipare alla manifestazione che si svolgerà in piazza del Plebiscito.
“A pochi mesi dalle elezioni politiche – si legge nel comunicato – ecco una legge elettorale che, dopo il ricorso al voto di fiducia alla Camera in evidente violazione delle regole essenziali della democrazia parlamentare, fa scegliere alle segreterie dei partiti i nostri rappresentanti in Parlamento. Si tratta di un attacco alla democrazia e al diritto dei cittadini a scegliersi i propri rappresentanti istituzionali, creando un’ ulteriore ferita democratica che rischia di far crescere l’astensionismo e di ridurre i canali della partecipazione popolare. Il Rosatellum è una legge che presenta anche possibili vizi di incostituzionalità. Gli italiani che il 4 dicembre hanno respinto la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi hanno dato un messaggio chiaro: la sovranità popolare è il principio cardine del nostro vivere civile, è il fondamento della nostra comunità nazionale. Minare questo principio è contribuire in maniera determinante alla sfiducia nelle istituzioni. Ma Renzi, Berlusconi, Salvini e Alfano hanno manifestato un assoluto disprezzo per i cittadini. Per questo è giunto il momento di una larga mobilitazione civile , con presidi da tenersi in tutto il Paese davanti alle Prefetture, per la tutela della democrazia e per esigere una legge elettorale giusta, che permetta agli italiani di votare esprimendo le loro preferenze”.
