Napoli. Scuola negata per la mancanza dell’insegnante di sostegno: la denuncia di Forza Nuova
Checco, sei anni e tanta voglia di condividere la gioia della sua età con i suoi coetanei, tuttavia il comune di Napoli non ha ancora elargito i fondi alla struttura di sua competenza per l’assegnazione di un insegnate di sostegno.
“Onorati dall’interazione con la sua mamma, che sta facendo quanto più possibile per venire meno a tanta assurdità, abbiamo apportato il nostro “piccolo” contributo, la locandina in foto, presso la sede municipale di competenza”. E’ quanto riferisce Daniele Brogi, Responsabile Dipartimento Disabilità Forza Nuova.
“La notte del 4 Ottobre, militanti forzanovisti hanno affisso presso la sede della IX Municipalità del comune di Napoli, una stampa con riportato “DE MAGISTRIS VERGOGNA CHECCO A SCUOLA QUANDO CI RITORNA ?” il medesimo al fine dare seguito al diritto di Francesco di frequentare regolarmente il suo ultimo anno di asilo, presso la scuola comunale dell’infanzia “Novelli” di Soccavo. La gravissima discriminazione in atto da ben più di venti giorni, è motivata dalla necessità di Francesco, bambino con disabilità certificata, d’essere seguito da un’insegnante di sostegno assegnatogli per un monte di 30 ore settimanali, di competenza del Comune, che fin d’ora non ha nemmeno accennato alla risoluzione di quanto in atto. Reputiamo dunque ancora più grave appurare che tali rimostranze nel mancato rispetto delle norme legislative vigenti, si siano protratte sotto l’egida copertura istituzionale di un primo cittadino, nonché ex magistrato, consapevole quindi della gravità di quanto in corso; facendo altresì presente che se non si incorrerà in una rapida risoluzione delle omissioni perpetrate, inoltreremo la documentazione in oggetto alle autorità giudiziarie preposte. Fatto presente che i principali riferimenti legislativamente omessi, trovano palesi riscontri sia nella legge n. 67 del marzo 2006, “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni”, che nella legge n. 18 del marzo 2009, ovvero la ratifica della “Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità”, dalla quale riportiamo un eloquente passaggio: ‘Gli Stati parti si impegnano ad adottare tutte le misure, incluse quelle legislative, idonee a modificare o ad abrogare qualsiasi legge, regolamento, consuetudine e pratica vigente che costituisca una discriminazione nei confronti di persone con disabilità'”.