Tlc. Tim cerca soluzione su tariffe 28 giorni

Tim, secondo quanto si apprende da ambienti di settore, sta lavorando all’interno di Asstel (l’associazione che raccoglie gli operatori di telecomunicazioni) per trovare una soluzione sulla questione della fatturazione a 28 giorni, prima di arrivare a un’eventuale misura che potrebbe essere contenuta nella Legge di Bilancio. Dopo l’incontro di giovedì scorso tra il ministro Carlo Calenda e l’a.d. Amos Genish, infatti, gli uffici si sono messi al lavoro in questa direzione.

Governo e tecnici sono intanto al lavoro, secondo quanto si apprende, per cercare di introdurre una norma che risolva la questione della fatturazione a 28 giorni direttamente nel testo base della legge di Bilancio. L’orientamento potrebbe essere quello di imporre una fatturazione su base mensile quando si tratta di servizi universali, come ad esempio le bollette della telefonia fissa.

Divieto, in tutti i settori soggetti ad authority indipendenti, di emettere fatture a 28 giorni, in modo non solo da fermare chi già lo fa, come le Tlc o le pay tv, ma anche per evitare che altri vengano tentati dall’idea. E’ il pilastro di una proposta di legge presentata dalla vicepresidente dei deputati del Pd, Alessia Morani, per “bloccare chi vuole introdurre con un escamotage aumenti delle tariffe, mezzucci particolarmente odiosi che vanno fermati”. Nella proposta – due articoli che modificano la legge del ’95 che ha istituito le authority e che potrebbero diventare parte della prossima legge di Bilancio – si prevede non solo lo stop della fatturazione a 28 giorni, ma anche il raddoppio delle sanzioni, che andranno da 500mila euro a 5 milioni oltre al “pagamento di un indennizzo forfetario, non inferiore ad euro 50, in favore di ciascun utente interessato dalla illegittima fatturazione”.

(ANSA)


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