Whirlpool, Comitato Salvaguardia Diritti Lavoratori: “L’azienda fa orecchie da mercante”
“La Whirlpool continua prendere in giro noi lavoratori in CIGS, senza avere rispetto e senza avere ritegno. In questi giorni stanno obbligando i 320 fortunati a fare dello straordinario, camuffandolo come recupero ore, che però in effetti non è! Usano questo mezzuccio becero, per evitare di coinvolgere noi 130 “panchinari” anche se il lavoro aumenta. Accampano solo scuse, ma adesso stanno arrampicandosi sugli specchi. Altro grave problema è il coinvolgimento dei lavoratori dell’IT Service, call center dedicato ai clienti, che sono stati in forza all’azienda fino al 31\12 scorso, e che quando sono stati messi in CIGS, secondo un accordo sindacale stilato, avrebbero dovuto aspettare un anno prima di poter essere re-utilizzati. E quanto meno, rispettare prima noi che aspettiamo da 24 mesi. Ebbene, alcuni di questi hanno già fatto tutti i corsi propedeutici al reinserimento, il che ci fa capire che sono prossimi, o quanto meno saranno i primi ad essere arruolati. Tutto ciò a noi non sta bene, abbiamo portato a conoscenza del nostro legale tutte queste vicissitudini e stiamo vagliando quale strada intraprendere. Un traguardo lo abbiamo già raggiunto, il nostro legale di fiducia ci ha confermato che la scelta arbitraria che è stata fatta un anno fa, nel decidere chi lavorava e chi no è stata presa in maniera del tutto illegale e contro i principi sanciti dalle legge poste a tutela dei lavoratori. Quindi nei prossimi giorni il nostro avvocato depositerà presso il tribunale di Napoli Nord il decreto di citazione, il che significa che l’azienda non potrà più far finta di nulla. Abbiamo anche in programma dei blocchi alle entrate della fabbrica in occasione dei picchi di lavoro, in modo che questi disservizi poi portino un po di notorietà alla nostra protesta. Siamo costretti ad agire da soli e senza tutele sindacali, poiché nell’azienda, da sempre anche quando era Indesit, i delegati RSU hanno sempre e soltanto fatto i loro interessi. E quelli dell’azienda. Infatti ora, la testimonianza di quello che diciamo è che sono in azienda senza mansioni. In pratica gironzolano tra i dipendenti, per far trascorrere il tempo, e per avere ciò sicuro c’è un tornaconto per l’azienda. Oltre che alcuni di loro si sono autoproclamati “mammasantissima” e dicono di passare con questo o quel sindacato per essere reintegrato. Questo l’azienda lo sa, ed abbiamo anche delle prova che è corsa ai ripari, limitando le parole e le azioni a questo che si dimostra solo un ciarlatano”.
Comitato Salvaguardia Diritti Lavoratori Whirlpool