Napoli. Abiti venduti invece di darli in beneficenza, Verdi: “Ripensare il sistema di raccolta eliminando anche i cassonetti ormai tutti rotti”
“Bisogna ripensare al sistema di raccolta degli abiti usati perché così com’è ha dimostrato che può essere una fonte di arricchimento per truffatori e di sporcizia per le città, oltre che un modo per far perdere fiducia a chi decide di donare qualcosa al prossimo”. Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale Marco Gaudini, per i quali “l’inchiesta che ha portato alla luce un’organizzazione che rivendeva gli abiti usati invece di destinarli alle persone bisognose è solo l’ultima, in ordine di tempo, che evidenzia i limiti di un sistema che va cambiato anche rimuovendo i cassonetti per la raccolta per strada che sono presi di mira e scardinati da chi cerca vestiti da vendere nei mercatini o da gente che ne ha bisogno ma non vuole ricorrere ai canali tradizionali”.
“Chi rompe quei cassonetti poi, una volta che ha scelto gli indumenti che vuole prendere, lascia il resto per strada creando piccole discariche disseminate per la città” hanno aggiunto Borrelli e Gaudini per i quali “in attesa di una riorganizzazione del sistema chi vuole donare abiti usati lo faccia portandoli direttamente ad associazioni e parrocchie della cui correttezza si è certi”.