Aversa. L’Istituto Jommelli e la lotta contro la violenza sulle donne

Sabato 25 Novembre al  Liceo Jommelli di Aversa, con la supervisione del dirigente scolastico Rosa Celardo, si è celebrata la Giornata contro la violenza delle donne,  in ricordo dell’assassinio nel 1960 delle tre sorelle Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, oppositrici del regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che governò la Repubblica Dominicana per oltre trent’anni. Fu l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel dicembre del 1999, a scegliere proprio questa data come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dopo un’esaustiva introduzione storica d’apertura eseguita da un’alunna all’interno dell’Aula Magna del Jommelli, hanno fatto seguito i saluti dell’Associazione Soroptimist International con l’intervento della presidente Maria Pina Velardi, intenta a descrivere l’importanza intrinseca del gruppo stesso ed adoperando frasi di sollecitazione nel caso in cui questo tipo di gioventù richiedesse aiuto: “Il Soroptimist International è un’associazione che lavora per le donne. Ho poc’anzi introdotto ai giovani della scuola la nostra novità, vale a dire, la creazione di stanze d’ascolto per le donne vittime di violenze. E’ il nostro un obiettivo importante che si pone in linea con il fare operativo anche di altre associazioni al femminile, con la nota però distintiva di poter mettere momentaneamente a disposizione un tetto protettivo e familiare, laddove ci si sentisse davvero soli e senza meta, in momenti di totale disperazione.”

Successivamente, nella zona antistante l’Istituto, professori, alunni e preside hanno colorato di arancio una panchina, proprio per stigmatizzare il ‘no’ del Jommelli ad ogni tipo di violenza di genere, un singolare gesto collettivo aderente alla campagna di sensibilizzazione indetta dall’ONU ‘Orange the worldEnd the violence against women and girls’, metaforizzando il colore arancio come simbolo della lotta contro ogni forma di violenza e femminicidio. Le Nazioni Unite hanno legato la giornata del 25 novembre alla Giornata Internazionale dei Diritti Umani del 10 dicembre, istituendo 16 giorni di attivismo contro ogni forma di violenza. Il Jommelli ha voluto inserirsi in questo filone d’idee grazie all’ efficiente lavoro delle prof.sse Pezone Stefania, Russo Maddalena, Cuomo Angela e Manna Gaetana, e ad un passionevole impegno da parte di alunni del triennio dei variegati indirizzi liceali, con l’allestimento di una bacheca e di una mostra che evidenziavano casi di cronaca di violenza femminile come quelli di Jessica Notaro, Lucia Annibali, Carla Caiazzo e Jennifer Zacconi.

Un esempio palese è la storia di Lucia Annibali che è stata sfregiata sul viso per mandato dell’ex fidanzato e che rappresenta colei che non ha avuto paura di mostrare le sue cicatrici e i suoi interventi chirurgici per evidenziare la tragedia fisica a cui possono condurre tali situazioni. A presidio di tali delicate circostanze il dirigente Celardo ha espresso le sue osservazioni: “In tale giornata i ragazzi  rifletteranno su tutte le problematiche che coinvolgono e travolgono le donne. Solo confrontandosi con la realtà dei fatti, si può prendere coscienza di quanto accada,  ponendo come risultante di ogni bene il concetto di amore.”

Ilaria Rita Motti

Redazione

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