Castel Volturno. Istituti scolastici fatiscenti, Diana: “La manutenzione sia ordinaria che straordinaria è inesistente”

Il consigliere di opposizione del comune di Castel Volturno, Cesare Diana, è intervenuto in merito alla condizione degli istituti comprensivi castellani, giunti, a suo parere, ad un momento storico di degrado senza precedenti.

“La situazione scolastica a Castel Volturno è a dir poco pietosa – attacca il consigliere -. Da quando l’amministrazione Russo ha preso possesso del comune, si sono totalmente dimenticati dei cittadini del domani. Non hanno avuto nemmeno la forza di pitturare le pareti degli edifici. La manutenzione sia ordinaria che straordinaria è inesistente. Ogni anno, all’avvio dell’annata scolastica, si presentano problemi sempre più grandi perché l’amministrazione attuale non conosce nemmeno lontanamente il significato del termine programmare, né sa cosa sia il rispetto delle ordinanze. Non riescono ad accedere a fondi di finanziamento, non riescono a mettere da parte nessun fondo in bilancio per poter gestire la quotidianità delle scuole. Ogni volta sembra di assistere a scene degne dei migliori anni del teatro della Magna Grecia. Diciamo che le scuole sono giunte all’anno zero e gli alunni si trovano a vivere ormai sotto lo zero”.

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“Purtroppo, ciò che noto, è che si vorrebbe far passare quello che potrebbe essere un’opportunità come un fatto eccezionale per risolvere dei problemi che il sindaco Russo ha aggravato. Per quanto concerne la manutenzione, indubbiamente se per anni non viene effettuata, si arriva al punto attuale di totale decadenza. Siamo nel decadentismo castellano, ma di nobile questo decadentismo non ha nulla. La scuola San Rocco, ad esempio, ha fatto registrare il crollo del soffitto per infiltrazioni dell’acqua. Ma è solo una delle lacune enormi che lo stabile presenta. La San rocco dovrebbe essere, in base al nuovo piano di riorganizzazione degli istituti soppresso, insieme all’istituto comprensivo Garibaldi. L’amministrazione vuole accorpare le due strutture così da non assumersi maggiori responsabilità, evitando ulteriore incidenza economica sulle spese annuali. E’ un concetto che non passa assolutamente tramite la concezione moderna di offerta formativa, la quale verrebbe danneggiata in quanto ci sarebbero solo due circoli con 1200 alunni al seguito, diversamente dall’attuale suddivisione in tre circoli con 700 alunni ciascuno. Agli studenti – conclude Diana – bisogna garantire diritti inderogabili che Russo sembra aver messo in cantina”.

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Redazione

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