Mining di criptovalute, un boom da crisi energetica

Come ben si sa i Bitcoin hanno raggiunto dei livelli da record sfondando la soglia dei 7000 dollari. Si deve anche considerare che la richiesta energetica legata al mining vale quanto quella dell’Ecuador. 

In breve minare criptomonete ha un forte impatto ambientale, in quanto potrebbe mettere a rischio il futuro del Pianeta. Questo perché essendo sempre più in aumento il consumo elettrico per altro legato ai potenti sistemi di mining potrebbe in pochi anni arrivare ad essere tale quanto quello di interi stati come l’Olanda o la Svizzera.

A sollevare questo problema è stato il Financial Times, che in un suo articolo in cui parla di un costo di 215 chilowattora di elettricità per singola transazione (stima di Motherboard), parla anche delle possibili conseguenze. Infatti se si pensa bene, una tale potenza è l’equivalente di quanto consuma una famiglia media statunitense in una settimana. 

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Anch’esso parla di un consumo elettrico annuale che è legato al mining di 2307 terawattora. In questo caso parliamo di una potenza elettrica utilizzata dall’Ecuador ogni anno. Per altro se consideriamo il fatto stesso che l’energia non è prodotta da fonti rinnovabili ed eco-friendly, è facile comprendere quale sia la quantità di CO2 emessa in atmosfera.

MA quale potrebbe essere una possibile soluzione? Secondo Teunis Brosens, analista ed economista di ING, oggi è necessario trovare dei modi alternativi al fine di verificare le transazioni con lo scopo che queste possano arrivare a consumare meno energia. In poche parole cambiare il funzionamento della blockchain. 

Sembra anche che il creatore del protocollo BitTorrent, Bram Cohen, in questo caso sia uno dei pochi che possa dare una mano seria al fine di raggiungere questo obiettivo.Cohen ha appena creato un’azienda chiamata Chia Network che lancerà una cripto moneta:  ChiaQuesta si basa su “proof of time” e “proof of space” invece che su “proof of work”.

Una misura che serve anche a garantire la sicurezza delle transazioni. In breve Chia dovrebbe sfruttare lo spazio di archiviazione inutilizzato sui dischi rigidi dei miners al fine di verificare la sua blockchain. L’idea? Creare un bitcoin che sia migliore e che possa risolvere il problema della centralizzazione. Questo almeno è quanto affermato da Cohen. 

Oggi esistono 2 problemi legati al Bitcoin:

  1. l’impatto ambientale;
  2. l’instabilità che nasce dai pochi minatori di bitcoin.

In quest’ultimo caso, si deve considerare il problema economico legato all’elettricità, ovvero un aspetto che ha un’enorme influenza sul traffico della valuta.  In sostanza lo scopo che si è prefissato Chia alla sua nascita è stato quello di risolverli entrambi. Bitcoin usa la tecnica proof of work per verificare la blockchain. Secondo Wikipedia si parla di una misura economica atta a scoraggiare attacchi denial of service come altri abusi di servizio e spam sulla rete. Una caratteristica chiave di questi schemi è la loro asimmetria in quanto il lavoro deve essere moderatamente complesso anche se abbastanza fattibile almeno dal lato richiedente. Sarebbe facile da controllare per coloro che forniscono questo servizio. Questa idea è conosciuta anche come funzione di costo della CPU, client puzzle, puzzle computazione o funzione di pricing della CPU. Lo scopo che invece si prefigge Chia è quello di combinare le misure proof of time e proof of space con un indirizzo paper sul funzionamento. Infine essa richiede che le proprietà dell’output siano verificabili rapidamente e in modo canonico: 

A prescindere dalla parte che svolge il calcolo è possibile ottenere lo stesso risultato con un processo di verifica che assicura l’output non modificabile in alcun modo. “Non sono la prima persona con questa idea”! Queste le affermazioni di Cohen, il quale afferma anche che implementarla richiede però delle competenze di un certo livello. L’obiettivo? Effettuare le prime vendite di Chia nel secondo trimestre 2018, in previsione anche di un futuro lancio in pompa magna entro fine 2018. Un progetto definito dallo stesso Cohen molto ambizioso.

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Redazione

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