Morte Riina, la sfida dei Verdi alla famiglia e a Cutolo: “Dovete marcire in galera”
“Nessuna pietà per i boss della mafia e della camorra. Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo; chi si macchia di crimini orrendi, chi tiene sotto scacco intere generazioni con la violenza, la sopraffazione, l’intimidazione e il ricatto, chi tenta di indebolire lo Stato colpendo i suoi servitori più fedeli e integerrimi, merita di finire la propria esistenza in regime di 41 bis”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha partecipato al sit in dei sostenitori del Sole che Ride in piazza del Plebiscito, in risposta all’arroganza della famiglia del boss, Totò Riina, che ha annunciato querele nei confronti di quanti osassero esprimere giudizi nei loro confronti. “Siamo arrivati al paradosso – conclude Borrelli – che ora non potremmo neanche manifestare tutto il nostro disprezzo per queste persone che, sia ben chiaro, direttamente o indirettamente hanno partecipato alla pianificazione e all’attuazione della violenza mafiosa e camorrista sui nostri territori. Ci denuncino pure adesso, se hanno il coraggio”.