Napoli. Gestione scarichi fognari e depuratori, Viglione: “Vuoto normativo contribuisce a incrementare l’inquinamento sul territorio domitio”
“La Regione governata da chi si fregia di aver dato priorità alla tutela dell’ambiente in ogni suo aspetto, resta una delle poche a non avere ancora regolamentato il sistema delle autorizzazioni degli scarichi delle acque reflue e domestiche e delle reti fognarie. Un vuoto normativo che persiste da troppo tempo, nonostante un decreto legislativo del 2006 che pone in capo alle Regioni la definizione di una regolamentazione in materia”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Viglione, firmatario di una interrogazione a risposta scritta nella quale si evidenzia “la totale assenza di norme che disciplinano gli scarichi fognari prodotti da agglomerati urbani con meno di duemila abitanti, la cui gestione è affidata alla più completa anarchia”. A questo proposito, Viglione ricorda che, in particolare per l’area dell’hinterland Casertano, “la Procura di Santa Maria Capua Vetere, in una relazione stilata per la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli illeciti legati al ciclo dei rifiuti, ha ampiamente documentato tutte le criticità, con inevitabili conseguenze per i corsi d’acqua ed il mare. Rilevando, in molti casi, che si è verificata l’apertura di impianti di depurazione per i quali è mancata un’adeguata manutenzione a causa dell’impossibilità per i Comuni di piccole dimensioni di accollarsi i relativi costi, con il relativo sperpero di denaro pubblico e l’assenza in molte aree Asi nel territorio casertano della rete di depurazione”.
“Le conseguenze di questa gestione senza regole – sottolinea il consigliere regionale M5S – si riverberano nella stagione estiva per l’impianto di depurazione ‘Foce Regi Lagni’, con emissioni di cattivi odori che saturano diverse aree nei comuni di Villa Literno e Castel Volturno, a causa del mancato trattamento dei fanghi prima della disidratazione. E come se non bastasse per l’impianto che risulta in carico alla Regione attraverso la Sma Campania, quest’ultima avrebbe rilevato di non essere tenuta ad assicurarne la gestione. Insomma, siamo di fronte al solito rimpallo di competenze, unito all’assenza di una regolamentazione aggiornata anche in tema di controlli, le cui conseguenze sono a carico della salute dei cittadini e dei tanti vacanzieri che ogni anno affollano le località del litorale domitio nel corso della stagione balneare, e sulle quali, visto anche il recente impegno della Giunta a lavorare sul recupero del litorale, bisogna intervenire con assoluta urgenza”.