Napoli. Ordinamento contabile, Ciarambino: “Provvedimento gravissimo che mette il bavaglio alle opposizioni”

“L’approvazione del provvedimento dell’ordinamento contabile sancisce l’istituzione di uno strumento normativo che consentirà al governo regionale di fare ostruzionismo politico nei confronti delle opposizioni. Un provvedimento gravissimo che mette il bavaglio alle opposizioni e con l’approvazione del quale il Consiglio ha totalmente perso la sua agibilità politica. Le regole che dovrebbero garantire il pluralismo e la democrazia in questo consesso, vengono invece piegate ad esclusiva salvaguardia degli interessi del governo regionale e della sua maggioranza”. Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, nel suo intervento in aula nel corso del dibattito sulla variazione di bilancio.

“Si sono dapprima inventati lo strumento dell’inammissibilità politica – ha sottolineato Ciarambino – per non consentirci di far arrivare in commissione e in aula i nostri emendamenti, per non consentirci di discuterli, così da doversi assumere davanti ai cittadini la responsabilità politica di bocciare proposte valide e a favore dei cittadini. Ma poiché l’inammissibilità politica non esiste, è stato creato un fondamento normativo alla arroganza di questo governo regionale. Ben venga il principio che sancisce l’irricevibilità di tutti i provvedimenti legislativi, proposte o emendamenti, che non prevedono una copertura finanziaria certa. Non si tiene conto, però, del fatto che ad oggi i consiglieri regionali non sono nella condizione di poter individuare queste coperture, non avendo accesso al bilancio e non potendo comunque sapere come sia cambiato il documento finanziario all’atto di una proposta di legge e, dunque, se ci siano le coperture necessarie. Non esiste, in Consiglio regionale, una struttura legislativa che faccia da raccordo tra l’assise e l’amministrazione regionale. Un “vuoto” riconosciuto, con tanto di nota scritta, dagli stessi uffici legislativi e dalla segreteria generale quando un tentativo di far passare un provvedimento analogo fu fatto con la precedente legge di stabilità”.

“Gli emendamenti da noi proposti – conclude il capogruppo M5S – intendevano individuare una struttura di raccordo tra Consiglio e Giunta, in grado di fornire una valutazione economica preventiva, ma anche l’istituzione in seno al bilancio di un fondo dedicato alla copertura delle iniziative legislative dei consiglieri. Le nostre proposte sono state bocciate. Ne deduciamo che l’intento di questo governo regionale è dunque esattamente quello di utilizzare lo strumento dell’improcedibilità come arma politica, così da bloccare provvedimenti sgraditi e a fare ostruzionismo politico. Con il voto di oggi è stata compromessa l’agibilità politica del consiglio regionale”.

Redazione

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