Napoli. Ospedale del Mare, Ciarambino: “De Luca sconfessa anche la Prefettura che impone lo stop agli arruolamenti dalla sua Salerno”

“Oramai l’immagine che abbiamo del governatore della Campania è quella di un re sempre più arrogante e solo, che prova a farsi forte di una corte di consulenti ogni giorno più debole e delegittimata. L’atteggiamento di rispedire al mittente persino le indicazioni della Prefettura, che ha chiesto di sospendere l’arruolamento di infermieri e oss precari dalla graduatoria del Ruggi di Salerno, per rinfoltire l’organico dell’Ospedale Del Mare, è l’ennesimo schiaffo alla democrazia e una gravissima mancanza di rispetto istituzionale nei confronti di un organo di Governo. Posizione che si somma alle offese che De Luca va distribuendo, in questi giorni, a sindacati, giornalisti e avversari politici, rei di avergli fatto semplicemente presente che è del tutto illegittima la procedura di arruolamento di personale precario per una struttura destinata al ruolo di eccellenza del Mezzogiorno. L’uomo che voleva portare la sanità campana ai primi posti in Italia, al momento è riuscito a raggiungere il solo primato della quota stipendi dei suoi manager, mentre l’assistenza è sempre più al collasso. I pazienti continuano a vivere odissee inenarrabili tra un nosocomio e l’altro, e non si calcolano più le vittime di malasanità, spesso frutto di stress da superlavoro perchè il personale è insufficiente. Senza dimenticare i ritardi nella gestione delle emergenze”. E’ quanto denuncia il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino.

“Proprio questa mattina – rivela Ciarambino – abbiamo potuto testimoniare in prima persona il costante pericolo e le umiliazioni patiti quotidianamente dagli operatori del 118, vera e propria trincea di guerra, con medici e infermieri oggetto di frequenti aggressioni, nonostante i sacrifici immani a cui si sottopongono per far fronte a tutte le emergenze. Professionisti che pagano sulla propria pelle la scarsa qualità di un servizio per la carenza di personale e di attrezzature. Se da un lato il monte ingaggi dei manager di De Luca è aumentato proprio di recente di oltre due milioni e mezzo, dall’altro registriamo la totale inadeguatezza dell’offerta sanitaria. Al parco mezzi della Asl Napoli 1 centro mancano ben sette ambulanze di cui quattro medicalizzate e, rispetto all’organico previsto, mancano ancora 30 medici, 90 infermieri e 50 autisti. Senza contare che i tempi di intervento del 118 avvengono con una media superiore ai 20 minuti, rispetto agli 8 minuti previsti per legge. Uno scenario che racconta di un sistema oramai al collasso, rispetto al quale De Luca risponde con gli strumenti dell’arroganza, della presunzione, della mancanza di rispetto istituzionale, ma continuando ad arricchire i dirigenti che gli fanno da scudo”.

Redazione

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