ORTA DI ATELLA – L’ondata di crimini che attanaglia il nostro territorio è sempre più dilagante

ORTA DI ATELLA – L’ondata di crimini che attanaglia il nostro territorio è sempre più dilagante,specie quelli a danno di ragazzi e anziani. L’ennesimo caso è stato denunciato pubblicamente dalla stessa vittima. Il fatto si è verificato ieri sera, a danno di una comitiva di adolescenti che erano di ritorno da una serata di divertimento tra ragazzi. Questa è la brutta vicenda che Raffaele C. ha vissuto: “Racconto l’esperienza terribile vissuta da me e da alcuni miei amici.Ieri sera eravamo di ritorno da una tipica serata tra adolescenti: una pizza tra amici, una passeggiata, le risate e il divertimento.Questa volta anzichè divertirci abbiamo dovuto affrontare una situazione abbastanza traumatica.Ma con calma, racconto le dinamiche.Eravamo giunti a Piazza San Massimo (eravamo alla fontanella) con l’intento di sederci a chiacchierare prima di tornare a casa.Io aspettavo i miei genitori, erano più o meno le 23:00.Passò un po’ di tempo, circa mezz’ora.Era un luogo abbastanza appartato, ma essendo che abbiamo camminato davvero a lungo abbiamo sentito il bisogno di fermarci.All’improvviso arrivarono altri tre ragazzi;quasi contemporaneamente arrivò un uomo, sulla quarantina, calvo, alto circa 1.70 m, e leggermente sovrappeso, robusto di fisico. Guidava un “Sh 125 abs”.Noi salutavamo questi ragazzi che non vedevamo da diverso tempo e abbiamo scambiato due chiacchiere in attesa dell’arrivo dei miei genitori, per tornare a casa.D’un tratto quest’uomo, finito di bere alla fontana, si dirige con passo deciso verso di noi, sembrava anche relativamente nervoso.Fa sedere i tre ragazzi arrivati da poco, urlandogli “Uagliù, assttatv, nun m facit innervosì che furnesc malament”,Si rivolse a tutti noi con questa frase, con l’intento di sottrarci quanto più possibile.In realtà, prima di dire questa frase esordì con “Cacciat o fumm e nisciun s fa mal!”.Io in quell’attimo ho cercato di mantenere la calma e analizzavo la situazione. Ho pensato:”O sarà un poliziotto in borghese” (so che delle volte ci sono delle ronde notturne di poliziotti),” oppure è un malvivente, un tossico in astinenza o qualcosa del genere..”Come detto, ci fece sedere tutti, al primo posto della panchina c’era uno dei miei compagni che era faccia a faccia con lui, e sfortunatamente, toccò a lui il primo passo.. Difatti, per una assurda coincidenza nel medesimo momento squillò il suo cellulare. Lui preso dal panico non sapeva che fare, così gli consegnò il cellulare e l’uomo pretendeva anche del denaro, così gli tolse anche i soldi.Rubò anche il cellulare dell’ altro mio compagno e nel mentre io, essendo che ero l’ultimo della “fila” ebbi più tempo per pensare.Estrassi cinque euro dal portafogli pensando “Se proprio deve prendersi qualcosa che mi appartiene, gli darò solo questo, andrà a spenderli in chissà chissà cpsa e non lo rivedrò mai più”.Intanto, mentre in quel minuto tesissimo ragionavo sul da farsi arrivarono anche i miei. Ah, tra l’altro ho tralasciato un dettaglio.Questo delinquente ha sfoderato una pistola per minacciarci.A mia detta, era finta molto probabilmente. Anche se un pezzo di ferro in fronte non è il massimo.Eravamo con le spalle al muro: “o gli diamo le nostre cose o finisce davvero male”.La cosa che mi ha fatto imbestialire è che dopo è corso verso il motorino alla vista dei miei genitori a dieci metri da noi. I miei genitori erano convinti del fatto che fosse successo qualcosa, che avremmo combinato un guaio. I miei genitori addirittura ci hanno parlato con questo soggetto:”Dovreste educare i vostri figli meglio, sti delinquenti!”e poi corre via, andando chissà dove.I miei ci guardano esterrefatti, quando finalmente un mio compagno scoppiò:”C’HANN ARRUBBAT O TELEFN” gli urlò, scaricando tutta l’ansia e la tensione.Salimmo tutti in macchina e andammo a casa di questo mio amico, erano circa le 00:00.Dopodichè, mio padre e il papà di questo mio amico andarono a vedere se quest’uomo fosse ancora nei paraggi, per poterlo prendere. Mi domando del perchè accadano ancora tutte queste cose nel nostro Paese, dove dovremmo sentirci al sicuro, spensierati..Vogliamo fare qualcosa per migliorare o no??Questa esperienza ci ha segnato.Sono indignato!” Si spera che chi di competenza possa individuare e fermare questo balordo che prende di mira soprattutto i ragazzini.

Christian de Angelis

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