Portici. #Megawatt, gran finale per la due giorni di Energie per l’Italia, Parisi: “Noi valore aggiunto del centrodestra”

«Vogliamo che gli Italiani cambino idea sulla Politica. Con programmi concreti e persone capaci vogliamo offrire la possibilità di votare per noi, per il loro futuro, per l’unica realtà nuova della politica italiana.  Siamo la novità della prossima legislatura.  C’è un vento che spinge il centrodestra, ed è molto probabile che vinca le elezioni. Noi dobbiamo essere quelli che portano valore all’offerta politica del centrodestra. Noi possiamo portare il centrodestra ad avere la maggioranza del parlamento.  Possiamo garantire la governabilità in un governo finalmente alternativo al centrosinistra». Lo ha dichiarato questa mattina, domenica 26 novembre, Stefano Parisi, in occasione del discorso conclusivo di #Megawatt, la due giorni organizzata da Energie per l’Italia, presso la Reggia di Portici, in una sala stracolma.

«La gente è arrabbiata e non vota perchè chi ci governa non è in grado  di avere una prospettiva – ha dichiarato – Dobbiamo togliere loro ogni alibi. Dobbiamo andare in Europa a chiedere meno tasse per il Sud in modo che i territori possano entrare in competizione». Nel suo intervento Parisi entra nel merito dei problemi della nazione e del Mezzogiorno. «Dobbiamo dare la possibilità agli anziani di essere attivi. Non serve aumentare le pensioni facendo pagare un costo insopportabile ai giovani. Diamo piuttosto la possibilità a chi è in pensione di lavorare senza pagare tasse e contribuiti.  Lasciamo in pace chi ha pagato tasse per quarant’anni, lasciamo che lavorino finalmente liberi dallo Stato. Poi – chiosa Parisi – non è vero che gli anziani che lavorano tolgono lavoro ai giovani. Più persone lavorano e più il sistema economico è forte». Diretta la stoccata al governatore della Campania.

«Qual è il modello di sviluppo di De Luca, fare 200 mila assunzioni pubbliche? – s’interroga – Sarebbe l’ennesimo danno per il Sud: più tasse e più spesa pubblica. Lo sviluppo si fa creando le condizioni perché le imprese investano, dando tempi certi e più veloci per ottenere le autorizzazioni e certezza del diritto». Per un paese che vuole rispondere alle esigenze dei cittadini, va ripensato il sistema della Sanità. «Non è più possibile garantire tutto a tutti. Chi è sopra un certo reddito deve assicurarsi l’assistenza con polizze private. Allo stesso modo non possiamo accettare che i malati di cancro debbano pagare il ticket – ha sottolineato – Il sistema sanitario che abbiamo in mente non deve garantire i servizi su ogni malattia per i ricchi e deve essere universale per chi è sotto un certo livello di reddito. Oggi facciamo troppe cose e male, abbiamo troppi piccoli ospedali pericolosi che aumentano la mortalità». Sulla questione sanità si esprime in maniera netta anche il coordinatore provinciale di Napoli di Energie per l’Italia Emilio Montemarano. «Esistono barelle parcheggiate in seconda fila – ha dichiarato sarcastico – la situazione dei nostri ospedali è disastrosa. Ci sono strutture in cui troviamo addirittura le formiche… E c’è qualcuno che ha il coraggio di dire che ha risolto i problemi… ».

Montemarano tocca anche il problema ambiente sottolineando come deve essere trasformato in una opportunità di sviluppo. «Esiste la cosiddetta Green economy – ha spiegato – che non attende altro di essere sfruttata nell’area della cosiddetta Terra dei fuochi». Montemarano ha sottolineato che Energie per l’Italia rappresenta «un progetto nuovo, fatto quasi interamente da persone nuove, preservando la qualità di alcune figure di esperienza, che ha come obiettivo rispondere con la competenza al populismo dilagante».

Si sofferma, invece, sul concetto di sburocratizzazione della macchina pubblica, l’on Guglielmo Vaccaro, coordinatore regionale di Energie per l’Italia. «Ci vuole coraggio e impegno per ottenere dei risultati ed è quello che noi tutti stiamo mettendo per cambiare il Paese con Stefano Parisi – ha sottolineato Vaccaro – una dei primi passi è l’alleggerimento della burocrazia che rallenta tutti i processi di crescita e di sviluppo». Vaccaro si sofferma proprio sul concetto di crescita fotografando quella che è la situazione del Paese. «Ci dicono che l’Italia è cresciuta di un punto, ma non che la sua posizione è sempre la stessa – ha tuonato – eravamo penultimi lo scorso anno e siamo penultimi oggi. E come se si dicesse che una squadra di calcio ha fatto meglio di un punto rispetto al campionato precedente, ma, comunque è rimasta ultima perché le formazioni davanti a lei sono migliorate di cinque punti… ». Il compito del cerimoniera nella giornata di oggi è toccato a Gennaro Salvatore che ha introdotto gli ospiti e ha lanciato spunti di riflessione prima di ogni intervento. La mattinata di oggi ha segnato anche l’adesione dei movimenti Lir e La Marianna ad Energie per l’Italia con gli interventi di Enzo Peluso e Giovanni Negri.

Redazione

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