Igor, individuato chi lo ha aiutato

Nella giornata del 30 dicembre 2017, a quasi due settimane dalla cattura, in territorio spagnolo, di Norbert Feher (alis Igor il russo), l’omicida di Budrio e Portomaggiore, i carabinieri di Bologna diffondono nuove immagini di quel che accadde la sera del 1° aprile nel bar Gallo di Riccardina di Budrio, quando perse la vita il titolare Davide Fabbri. Nelle immagini diffuse dai militari dell’Arma, si vede il parapiglia, gli spari e l’omicidio.

Le indagini su Norbert Feher, il serbo accusato di almeno due omicidi a inizio aprile in Emilia e di altri tre a metà dicembre in Spagna, dove è stato arrestato, “proseguono per delineare la rete di favoreggiatori che ha agevolato la latitanza”. Lo ha detto il comandante dei carabinieri di Bologna, colonnello Valerio Giardina, spiegando che “già a metà aprile” erano in corso attività sugli appoggi di ‘Igor’. Dopo l’omicidio del barista di Budrio Davide Fabbri sono iniziate “intercettazioni telefoniche, ambientali, pedinamenti che hanno permesso l’individuazione di chi gli ha dato una mano” e, ha aggiunto “delle cellule di riferimento della latitanza e dei canali” con cui è uscito dall’Italia per raggiungere la Spagna, passando per altri territori. I militari stanno lavorando a un’informativa proprio sulla rete di ‘fiancheggiatori’, “composta da un numero di persone non inferiore a dieci e non superiore a 100”, ha detto Giardina con una battuta, prevedendo risultati sul tema entro metà 2018.

(ANSA)

Redazione

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