L’Intervista. Ius Soli, femminicidio e Roberto Saviano: visioni radicali di Rosa Criscuolo
Alcune domande alla dott.ssa Rosa Criscuolo, esponente nazionale radicale in Campania, sul Ius Soli, sul femminicidio e Roberto Saviano.
Come attivista e dirigente radicale le chiediamo una sincera opinione sulla recente proposta di legge dello Ius Soli e sulla causa che ne ha determinato il suo fallimento.
“Non sono l’unica a non aver fatto lo sciopero della fame per il Ius Soli , ma ho occupato del tempo per rendermi conto di quanta cattiva informazione ci sia stata. I promotori non hanno avuto una brillante strategia e credo che abbiano perso l’occasione forzando una scelta politica in concomitanza della prossima campagna elettorale. Inoltre il disegno di legge e’ stato confuso con la questione degli sbarchi clandestini nutrendo il fronte dell’intolleranza razziale. Gli intenti sono ottimi ma la regia mi e’ sembrata pessima poiché ha sollevato delle emergenze e degli allarmi eccessivi tra la popolazione. Piuttosto bisogna monitorare i fenomeni connessi alla gestione dell’immigrazione, ad esempio in provincia di Caserta gli inquirenti hanno puntato la lente di ingrandimento proprio per consentire un reale inserimento dello straniero e combattere la sua criminalizzazione”.
Più volte abbiamo seguito dei suoi commenti negativi sugli eventi pubblici legati al femminicidio ed infatti non abbiamo testimonianze di sue iniziative in proposito, come mai?
“Da poco mi sto interessando di approfondire questo tema che oramai ha invaso in modo imbarazzante le piazze di ogni evento che interessa le donne in politica. Mi piacerebbe che rispetto ai risultati dell’impegno delle istituzioni e delle forze dell’ordine venisse fuori il calo sensibile degli “omicidi delle delle donne” detto femminicidio. Il 25 novembre ho potuto leggere di un articolo sul Corriere del Mezzogiorno relativo a delle dichiarazioni di Carla Caiazzo in cui denuncia l’abbandono dell’interesse della politica e della difficoltà di poter accedere ai fondi. La politica e molte associazioni non esitano a strumentalizzare vicende di dolore personale . Credo che bisogni controllare l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dagli enti pubblici e rendere più facilmente fruibile il loro accesso evitando lo sciacallaggio mediatico”.
Siamo a conoscenza degli attacchi personali che ha subito incolpevolmente dallo scrittore Roberto Saviano che ora sostiene addirittura i Radicali. Ha ancora la sua influenza positiva in Campania?
“Lo scrittore Roberto Saviano al Sud non sortisce più l’effetto positivo di sempre e ciò è negativo soprattutto per le forze politiche che si sono nutrite delle sue personali analisi sulla Terra dei Fuochi o la criminalità organizzata. La sua battaglia per la legalità prima è degenerata collocandosi politicamente (Ad es. prendendo le difese di Lorenzo Diana (DS) oppure accendendo il triste focolaio delle liste degli impresentabili in Campania fino ad attaccare il M5S) e poi è diventata spettacolarizzazione della parte peggiore della Campania . In un recente articolo ho accostato il fenomeno Gomorra al caso dello Blue Whale poiché sembra che si faccia leva sulla disperazione di fette di giovani senza lavoro o riferimenti affinché si suicidino nella camorra uscendo fuori dall’anomimato per sentirsi importanti e al centro delle cronache quotidiane o semplicemente per tentare la fortuna”.
Infine se può fare una sintesi su questo momento politico prossimo alle elezioni e quali suggerimenti si sente di dare.
“L’Italia ha bisogno dell’attenzione della sua classe dirigente e reputo riduttivo pensare che la panacea della crisi economico-finanziaria del nostro Paese sia devoluta alla regolarizzazione degli immigrati presenti sul nostro territorio. Il presentimento è che sussista una resistenza per evitare di affrontare i temi sulle riforme strutturali del Paese attraverso un’ analisi slegata dai metodi populisti e dalle demagogie. Questo approccio alla politica mette in crisi il ruolo dell’Italia anche in Europa ed e’ giunto il momento di porre un punto tenendo presente la crisi delle democrazie occidentali e la vulnerabilità dell’UE rispetto al terrorismo”.
