L’Italia è Popolare fa tappa a Castellammare, De Mita: “Il popolarismo non si evoca, si pratica”
Continua il percorso del movimento “L’Italia è Popolare”. Dopo il debutto molto partecipato al Palapartenope di Napoli dello scorso 11 novembre e le varie tappe provinciali, è il momento di avviare un confronto sulle proposte e le priorità programmatiche. E’ questo il senso dell’iniziativa “Manifesto Popolare. Idee e proposte per un programma condiviso” che si svolgerà domani, giovedì 21 dicembre, presso l’Hotel dei Congressi (Viale Puglia, 45) a Castellammare di Stabia (Na).
Due le sessioni in programma. Presiede il deputato Giuseppe De Mita. Si inizia alle ore 10.00 con la sessione che ha per titolo “Dove sono oggi i liberi e i forti. I Popolari ed il prossimo passaggio elettorale” coordinata dai riferimenti territoriali Luigi Cobellis, Giuseppe Del Giudice, Biagio Iacolare, Raffaele Lanni, Nello Palumbo e Lia Pannitti.
A seguire la sessione pomeridiana che avrà inizio alle ore 15.00 e avrà per titolo: “Turismo, Agricoltura e Cultura, una visione per la comunità campana” che sarà coordinata dai consiglieri regionali Maurizio Petracca e Maria Ricchiuti e dall’assessore regionale Corrado Matera. Le conclusioni della giornata saranno affidate a Ciriaco De Mita.
«Quella di Castellammare – commenta il deputato Giuseppe De Mita – è la tappa di un percorso che fa riferimento questa volta alle questioni programmatiche, alle priorità da individuare e che devono tradursi in proposte. Il nostro è un percorso avviato ormai da oltre un anno in Campania e non solo e che, di iniziativa in iniziativa, di confronto in confronto, si è arricchito. E’ evidente che esiste un’esigenza forte nella pubblica opinione di avere una nuova voce che si rifaccia al popolarismo, popolarismo che non va solo evocato, ma praticato attraverso il recupero della centralità della persona umana calata nella quotidianità, nella realtà che vive. E’ questo che stiamo provando a fare. Avremo un passaggio storico molto delicato nei prossimi mesi e siamo chiamati a svolgere questo compito, quello di affermare il popolarismo non solo come suggestione. Se lo facciamo come stiamo facendo in questi mesi in Campania e oltre, nonostante si tratti di un passaggio stretto, diventa praticabile. Il nostro è un progetto aperto ed inclusivo ed è per questo che, dopo aver costruito la posizione in Campania, procediamo raccogliendo le disponibilità ricevute in altre parti d’Italia. Non dobbiamo mai dimenticare che la responsabilità è sulle nostre spalle e non altrove. E dobbiamo perciò saper essere all’altezza di questa responsabilità».