Migranti impiegati negli Scavi Pompei e Reggia Caserta: accordo Minniti e 265 sindaci
Sottoscritto in data odierna a Napoli, presso il Maschio Angioino, il protocollo di intesa per “Il miglioramento dell’accoglienza dei migranti richiedenti asilo” cui hanno aderito finora 265 sindaci della Campania, che rappresentano il 72% della popolazione regionale.
Al 13 dicembre 2017, in Campania sono accolti 16.810 migranti, in 402 CAS (centri di accoglienza straordinaria), ma solo 1882 sono ospitati nelle 79 strutture SPRAR. Secondo il riparto del Piano ANCI – Ministero Interno, alla Campania spettano 17.971 migranti.
Il protocollo promuove nella regione il modello dell’accoglienza diffusa, in attuazione del Piano ANCI- Ministero Interno, trasformando l’accoglienza straordinaria tramite CAS in accoglienza ordinaria secondo il modello SPRAR, superando quindi la logica delle grandi aggregazioni, che –anche se gestite al meglio–non producono integrazione e possono provocare conflittualità problemi con il territorio.
Protocollo d’intesa per il miglioramento del sistema di accoglienza dei richiedenti la protezione internazionale
Sintesi regionale adesioni al progetto |
||||||
Provincia | Popolazione | Comuni | Comuni aderenti | Popolazione Comuni aderenti | ||
Napoli | 3.113.898 | 92 | 57 | 62% | 2.610.148 | 84% |
Avellino | 425.325 | 118 | 51 | 43% | 238.705 | 56% |
Benevento | 280.707 | 78 | 52 | 67% | 224.452 | 80% |
Caserta | 924.414 | 104 | 43 | 41% | 467.520 | 51% |
Salerno | 1.106.506 | 158 | 62 | 39% | 669.504 | 61% |
TOTALI | 5.850.850 | 550 | 265 | 48% | 4.210.329 | 72% |
Ciò al fine di realizzare un sistema ispirato a proporzionalità e sostenibilità, in cui i Sindaci diventano protagonisti della programmazione dell’accoglienza, a vantaggio anche della sicurezza e della vivibilità dei territori. Le Prefetture monitoreranno costantemente in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, insieme ai Sindaci, il mantenimento delle condizioni di sicurezza e vivibilità dei centri urbani. A sostegno dell’azione dei Sindaci, inoltre, la Prefettura di Napoli predisporrà, d’intesa con ANCI Campania, un progetto pilota per la costituzione di una task force che, tra l’altro, supporterà la pianificazione delle strutture e l’attivazione di percorsi di integrazione e di scambi interculturali.
Il nuovo modello di accoglienza presta particolare attenzione anche alle verifiche sulla scelta dei gestori.
In tale contesto, spicca l’innovativa sperimentazione da parte dei direttori generali del Parco Archeologico di Pompei e della Reggia di Caserta, che si impegnano a predisporre progetti rivolti all’impiego – volontario e gratuito – dei richiedenti asilo in attività di utilità sociale nell’ambito dei due complessi monumentali.
I comuni aderenti al protocollo che abbiano raggiunto la copertura del 50% dei posti previsti dal Piano Ministero Interno –ANCI, fermo restando l’impegno a coprire gradualmente l’intera quota spettante in base allo stesso Piano, non saranno ricompresi nei bandi delle Prefetture per la creazione di CAS. Il protocollo non prevede oneri di spesa.
PROTOCOLLO D’INTESA
TRA
PREFETTURA DI NAPOLI, ANCI CAMPANIA, SINDACO DI NAPOLI, ANCHE NELLA QUALITÀ DI CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI, SINDACO DI AVELLINO, SINDACO DI BENEVENTO, SINDACO DI CASERTA, SINDACO DI SALERNO, DIREZIONI PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI E REGGIA DI CASERTA
PER IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI ACCOGLIENZA DEI RICHIEDENTI
LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE
PREMESSO che:
· al fine di razionalizzare il sistema di accoglienza dei migranti, superando le criticità collegate alle grandi aggregazioni, il Ministero dell’Interno ha elaborato, in accordo con l’ANCI, un piano di distribuzione sull’intero territorio nazionale dei richiedenti asilo basato su criteri di proporzionalità e sostenibilità, attraverso la definizione di un numero di presenze rapportato alla popolazione residente nel Comune;
· il predetto Piano mira al definitivo superamento dell’accoglienza straordinaria in favore della accoglienza integrata e inclusiva gestita dalla rete SPRAR, rendendo gli Enti locali protagonisti delle scelte di programmazione del proprio territorio;
· la distribuzione equilibrata e sostenibile dei migranti richiedenti asilo sui territori, facilitando anche un concreto percorso di integrazione dei medesimi nelle collettività locali, consente
di incrementare i livelli di sicurezza, attenuando il rischio di conflittualità, a vantaggio della percezione di sicurezza dei cittadini e della coesione sociale;
• ad oggi, dei 550 Comuni campani, solo 79 hanno presentato progetti di accoglienza alla rete SPRAR;
• pertanto, allo scopo di superare un approccio di tipo emergenziale e ricondurre l’accoglienza ad una fase ordinaria, è necessario favorire la crescita di tale modello, attivando un percorso condiviso;
• il modello di governance indicato prevede anche una “clausola di salvaguardia” che fissa limiti ben precisi all’attivazione di ulteriori forme di accoglienza per i Comuni che aderiscono o intendono aderire formalmente al sistema delineato, nella misura in cui il numero dei posti assicurati soddisfi la quota assegnata a ciascun Ente locale dal Piano nazionale;
• con il decreto legge 20 giugno 2017, n.91, è stato previsto un sostegno economico dello Stato agli oneri a carico dei Comuni per i servizi e le attività funzionali all’accoglienza e all’integrazione dei migranti, con un contributo di importo superiore per le progettualità aderenti alla rete SPRAR e con la possibilità di assunzioni flessibili in deroga al tetto di spesa;
• il sistema indicato può rappresentare anche un’occasione di sviluppo dei territori, in quanto crea nuovi posti di lavoro, rivitalizzando, al contempo, tutti quei centri, soprattutto dell’entroterra, a lungo interessati da spopolamento;
• le Prefetture della regione hanno avviato con i Sindaci dei Comuni non ancora interessati dalla presenza di strutture di prima o seconda accoglienza un percorso di condivisione in materia di accoglienza di cittadini extracomunitari richiedenti protezione internazionale al fine di sensibilizzare le comunità sulle ricadute positive del sistema;
• l’equilibrata applicazione del Piano nazionale comporta l’esigenza di rafforzare la collaborazione tra i vari livelli di governo;
• occorre implementare l’attività di coinvolgimento e sensibilizzazione delle Amministrazioni locali, assicurando un’azione di supporto finalizzata al miglioramento dell’erogazione dei servizi in materia di accoglienza in presenza di piccole realtà, spesso prive delle risorse necessarie a governare i processi di accoglienza e di integrazione;
• il contesto territoriale, sia a livello regionale che provinciale, è caratterizzato, da un lato, dalla invasiva presenza di consorterie criminali in grado di influenzare le dinamiche economiche del territorio stesso, impedendone l’effettivo sviluppo, e, dall’altro, da livelli di povertà e da elevati tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile;
• dette criticità, rese ancora più evidenti dai persistenti effetti negativi della congiuntura economico-finanziaria, ed il flusso migratorio in atto rendono necessario garantire, prioritariamente, l’attivazione di percorsi virtuosi in grado di arginare tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nei circuiti economici legati alla gestione dei centri ospitanti i richiedenti asilo;
• la legge 13 aprile 2017, n.46, prevede la partecipazione dei richiedenti protezione internazionale ad attività di utilità sociale in favore delle collettività locali, su base volontaria, attraverso la stipula di appositi protocolli di intesa, che tengano anche conto delle peculiarità del territorio regionale;
• il contesto territoriale della regione Campania è caratterizzato da numerosi siti archeologici e monumentali, tra i quali il Parco archeologico di Pompei e la Reggia di Caserta, per la cui tutela, manutenzione e preservazione, le Direzioni del Parco Archeologico di Pompei e della Reggia di Caserta intendono avviare progetti sperimentali rivolti ai cittadini stranieri richiedenti asilo che, in base ad un’adesione volontaria e gratuita, potranno svolgere attività di utilità sociale presso i predetti siti archeologici e monumentali, favorendo migliori condizioni di integrazione sociale;
Tutto ciò premesso:
IN ACCORDO TRA
il Prefetto di Napoli, in quanto coordinatore dei Prefetti della Campania in materia di immigrazione, l’ANCI Campania, il Sindaco di Napoli, anche nella qualità di Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, i Sindaci di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, i Direttori generali del Parco Archeologico di Pompei e della Reggia di Caserta si conviene e si stipula quanto segue:
Articolo 1
1. escludere dai bandi delle Prefetture della regione, aventi ad oggetto l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, i Comuni aderenti al presente protocollo che abbiano almeno raggiunto la copertura del 50% dei posti previsti in base al Piano Ministero dell’Interno-ANCI;
2. dare attuazione, laddove espressamente richiesto dall’Ente locale, alla cosiddetta “clausola di salvaguardia ” in premessa indicata;
3. assicurare – attraverso gli Uffici della Prefettura preposti – il sostegno occorrente ai Comuni interessati, anche con il supporto delle locali Forze dell’Ordine, per prevenire e/o risolvere eventuali problematiche insorte nei territori e nei centri dedicati all’accoglienza;
4. effettuare verifiche antimafia sugli enti gestori e sui fornitori di beni e servizi e monitorare costantemente i servizi oggetto di affidamento, affinché rispondano ai previsti standard di qualità;
5. monitorare costantemente con i Sindaci, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il mantenimento delle condizioni di sicurezza e vivibilità dei centri urbani, al fine di continuare ad assicurare i migliori livelli di convivenza;
6. la Prefettura di Napoli, d’intesa con ANCI Campania, predisporrà un progetto pilota a valere sul Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione (FAMI), rafforzando il Tavolo Tecnico già istituito con il Comune di Napoli, per la costituzione di una task force di supporto agli Enti Locali nella predisposizione dei bandi per l’adesione alla rete SPRAR e per la gestione delle problematiche sociali e amministrative connesse alla presenza di richiedenti asilo sul territorio comunale nonché nella promozione di attività e iniziative culturali finalizzate a favorire momenti di incontro e scambio con i richiedenti protezione internazionale ed attività formative e informative sui temi dell’accoglienza e dell’inter-cultura; inoltre, si impegna ad implementare il Tavolo di coordinamento regionale per governare razionalmente il sistema dell’accoglienza, coordinando l’azione con tutti i livelli istituzionali preposti, anche al fine di assicurare un impatto sociale sostenibile per il territorio.
Articolo 2
L’ANCI Campania si impegna a favorire la diffusione del presente protocollo, sensibilizzando gli Enti locali attraverso ogni possibile iniziativa.
Articolo 3
I Comuni che aderiscono alla presente intesa si impegnano, ai fini dell’adesione alla rete SPRAR:
1. ad accogliere, in collaborazione con le associazioni del terzo settore e le organizzazioni aventi finalità sociali, gradualmente sul proprio territorio, entro il 31 maggio 2018, un numero di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, in conformità al Piano nazionale di ripartizione Ministero dell’Interno – ANCI, come da tabella allegata;
2. ad acquisire la disponibilità da parte di soggetti pubblici e/o privati, questi ultimi attraverso procedure ad evidenza pubblica, in conformità a quanto previsto dal D.M. 10 agosto 2016, di idonee unità abitative necessarie alla copertura dei posti in funzione dei criteri di ripartizione stabiliti dal Piano nazionale;
3. a procedere, previe verifiche circa la sussistenza dei requisiti soggettivi dei proprietari degli immobili qualora si tratti di soggetti privati di cui all’art.1, ad espletare le procedure selettive normativamente previste per l’individuazione di operatori economici idonei alla gestione
del servizio di accoglienza in argomento, attivando, prima della sottoscrizione del contratto, le prescritte verifiche antimafia anche per importi sotto soglia;
4. a mobilitare la rete di volontari e di cittadini al fine di facilitare i percorsi di autonomia, anche lavorativa, e di inserimento nel tessuto sociale dei richiedenti asilo, nonché a promuovere attività e iniziative culturali finalizzate a favorire momenti di incontro e di scambio con i richiedenti protezione internazionale;
5. a promuovere ogni iniziativa utile all’implementazione dell’impiego di richiedenti protezione internazionale, su base volontaria, in attività di utilità sociale in favore della collettività locale.
Articolo 4
Il Sindaco del Comune di Napoli, anche nella sua qualità di Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, in linea con le finalità del presente protocollo, si impegna a:
1. aumentare i posti nell’ambito del sistema SPRAR in modo progressivo e costante al fine di giungere ad un’accoglienza sostitutiva rispetto a quella di tipo straordinario;
2. prevedere, nell’ambito del potenziamento SPRAR in città, l’accoglienza di persone con bisogni particolari (es. tratta, LGBT) e di nuclei familiari;
3. collaborare con la rete interistituzionale e territoriale per la promozione dell’inclusione attiva delle persone migranti;
4. reperire tra gli immobili del patrimonio comunale, beni adeguati all’accoglienza residenziale per immigrati;
5. verificare, ad ogni trasferimento dei beni confiscati dall’Agenzia nazionale preposta all’Amministrazione comunale, la possibilità di destinare – quelli ritenuti idonei – ad attività di inclusione e promozione sociale rivolte ad immigrati.
Articolo 5
Le Direzioni del Parco Archeologico di Pompei e della Reggia di Caserta si impegnano a realizzare progetti sperimentali rivolti ai cittadini stranieri richiedenti asilo che, in base ad un’adesione volontaria e gratuita, potranno svolgere attività di utilità sociale presso i predetti siti culturali, favorendo migliori condizioni di integrazione sociale.
Articolo 6
Il presente protocollo ha durata dalla data della sua sottoscrizione fino al 31 dicembre 2018, salvi successivi adeguamenti anche in relazione ad eventuali modifiche del Piano Ministero dell’Interno-ANCI e fatte salve specifiche situazioni determinate dall’afflusso straordinario di migranti. In tal caso, a seguito di verifica congiunta sullo stato di attuazione del protocollo, i Prefetti assumeranno le necessarie determinazioni previa comunicazione ai Sindaci interessati.
Napoli, 18 dicembre 2017
Carmela Pagano
PREFETTO DI NAPOLI
Domenico Tuccillo
ANCI Campania
Luigi de Magistris
SINDACO DI NAPOLI, ANCHE NELLA SUA QUALITÀ DI SINDACO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI
Paolo Foti
SINDACO DI AVELLINO
Clemente Mastella
SINDACO DI BENEVENTO
Carlo Marino
SINDACO DI CASERTA
Vincenzo Napoli
SINDACO DI SALERNO
Massimo Osanna
DIRETTORE GENERALE DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI
Mauro Felicori
DIRETTORE GENERALE DELLA REGGIA DI CASERTA
Marco Minniti
IL MINISTRO DELL’INTERNO