Monteforte Irpino. ‘Siamo dei clienti’, Carabinieri scoprono casa di prostituzione

Avevano avviato una casa di prostituzione a Monteforte Irpino ma sono state scoperte e denunciate dai Carabinieri alla Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo,

L’intervento degli uomini dell’Arma è scattato a seguito di una meticolosa e laboriosa attività informativa, giunta a corollario del capillare controllo del territorio che i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino svolgono nel loro quotidiano impegno a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

Da alcuni giorni infatti i militari della Stazione di Monteforte Irpino avevano intuito che un’abitazione di quel centro potesse celare qualche segreto potenzialmente sospetto. Di lì la decisione di porre sotto osservazione l’immobile e notare quell’insolito e continuo via vai di uomini soli che generalmente caratterizza e contraddistingue obiettivi operativi di siffatta natura.

Nello sviluppo delle indagini i Carabinieri hanno proceduto all’identificazione di alcuni avventori che, discretamente avvicinati, non hanno potuto che confermare la natura illecita delle prestazioni che vi si praticavano; l’indagine permetteva altresì di appurare che le due straniere procacciavano i clienti mediante inserzioni su un noto sito di incontri.

Quando, decisi ad intervenire, i militari operanti sono entrati con uno stratagemma all’interno dello stabile, vi hanno riscontrato la effettiva presenza di una 30enne marocchina ed una 52enne di origini colombiane, entrambe residenti in Spagna, che si prostituivano.

Nel corso del controllo, oltre a materiale pertinente l’attività svolta, i militari rinvenivano e sottoponevano a sequestro 750 euro in contanti, probabile provento dell’illecita attività di prostituzione.

Alla luce delle evidenze emerse, per le due donne scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino in quanto ritenute responsabili del reato di favoreggiamento della prostituzione. Inoltre, attesa l’illiceità della condotta posta in essere che rendeva ingiustificata la loro presenza in quel Comune, le stesse venivano proposte per l’emissione della misura di prevenzione del Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio.

L’abitazione presa in fitto, il cui proprietario è risultato estraneo alla vicenda, è stato sottoposto a sequestro preventivo dagli uomini dell’Arma.

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Redazione

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