Napoli. British American Tobacco e GDF insieme per la lotta al contrabbando
Prosegue, anche nel 2017, il proficuo rapporto di collaborazione tra la GdF di Napoli e BAT Italia nella comune lotta al fenomeno del commercio illecito di sigarette: anche quest’anno, infatti, l’azienda ha deciso di donare mezzi e strumenti utili al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, per potenziare le attività di prevenzione e contrasto di un fenomeno criminoso la cui portata desta sempre preoccupazione: in Italia, 6 sigarette su 100 sono infatti illecite, con una conseguente perdita per le casse dello Stato, nel solo 2016, pari a oltre 800 milioni di euro in mancati introiti erariali[1]. Senza considerare le molteplici implicazioni che prodotti non garantiti e controllati possono avere per i consumatori.
La donazione è avvenuta oggi a Roma, durante una visita privata presso la sede della Società Geografica Italiana, con la partecipazione del Presidente e Amministratore Delegato di British American Tobacco Italia, Andrea Conzonato e del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, Gen. B. Gianluigi D’Alfonso.Attraverso la stipula del protocollo d’intesa siglato nel dicembre 2015 con la GdF di Napoli, BAT Italia si è impegnata, nel corso di questi anni, a fornire la massima collaborazione al Comando Provinciale del capoluogo campano. Collaborazione che si è concretizzata con la consegna, nel biennio 2015-2016, di 12 automobili per compiti operativi e attraverso lo scambio costante di analisi e dati relativi all’area napoletana e al resto del territorio nazionale. Il protocollo ha inoltre previsto la possibilità di organizzare dei training e dei corsi di aggiornamento sul contrabbando e la contraffazione di sigarette presso i laboratori di BAT a Southampton, nel Regno Unito, per fornire ai militari del Comando Provinciale della GDF la possibilità di consolidare le proprie conoscenze e competenze in materia di prodotti del tabacco.
BAT Italia, consapevole della gravità della minaccia costituita dal contrabbando di sigarette in termini di mancato gettito erariale e di potenziali rischi per la salute pubblica, anche quest’anno ha quindi voluto dare il suo contributo al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, donando alcune autovetture e diverse strumentazioni tecnologiche utili al potenziamento delle attività finalizzate a contrastare questo fenomeno criminoso (tablet, pc portatili e stampanti, fotocamere compatte superzoom, scanner radio, videocamere GoPro, binocoli con visore notturno, etc…).
“Il contrabbando, negli ultimi anni, è cambiato – dichiara Andrea Conzonato, AD di BAT Italia – e per contrastarlo sono necessarie strategie innovative. Parliamo di un fenomeno che oggi, in Italia, grazie anche allo straordinario lavoro delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni è sotto controllo e stabile, con il 5,8%1 di incidenza sul mercato. Ma il consumo di sigarette illecite nel nostro Paese resta molto elevato (4,5 miliardi) e il contrabbando è una piaga che può essere vinta solo attraverso un approccio sinergico, in grado di impegnare sul campo tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati. Gli ultimi dati diffusi dalla GdF contribuiscono a rendere l’idea di un problema che non può e non deve essere sottovalutato, ma che piuttosto deve essere costantemente monitorato e tenuto sotto controllo, mantenendo alta la guardia. Per questo motivo, da anni siamo orgogliosi di collaborare con la Guardia di Finanza, per combattere un fenomeno che rappresenta una reale minaccia per tutto il Paese e che rischia di riacutizzarsi, se non contrastato con misure adeguate, sia in termini di mancati introiti per l’Erario (circa – 809 milioni di euro nel 2016) sia per il danno che arreca alla società. Nella stessa ottica, in Italia collaboriamo con prestigiose università e centri di ricerca d’eccellenza
per la realizzazione di studi e analisi del contrabbando a livello sia locale che nazionale, che possano offrire alle Istituzioni e alle forze dell’ordine un utile strumento di lavoro”.
UN FENOMENO RADICATO SOPRATTUTTO AL SUD ITALIA: A NAPOLI, È ILLECITO 1 PACCHETTO SU 3 [2]
Dall’analisi delle sigarette sequestrate lo scorso biennio (2015-2016), emerge che l’Italia è sia un Paese di transito –oltre il 30% delle sigarette acquistate illegalmente in Italia risulta destinato al mercato ucraino – sia un Paese di consumo di prodotti illeciti del tabacco. Il fenomeno risulta particolarmente radicato al Sud: a Napoli è illecito quasi 1 pacchetto su 3 (28%); seguono Palermo (12%), Giugliano (provincia di Napoli, 10%) e Salerno (più del 6%). L’unica città del Nord Italia a posizionarsi nei primi posti è Trieste (4,4%): dato che conferma il ruolo strategico giocato dalle zone di confine nel commercio illegale di sigarette; seguono Milano e Torino (entrambe con il 2,1%).
Due le cause della maggiore incidenza in determinate città del consumo illecito di “bionde”: nei comuni con tassi di disoccupazione più elevati si consumano anche più sigarette illecite; plausibilmente, infatti, all’aumentare del tasso di disoccupazione diminuisce il potere d’acquisto e aumentano, di conseguenza, le persone alla ricerca di sigarette illecite a basso costo. Allo stesso tempo, all’aumentare della presenza sul territorio del crimine organizzato, aumenta anche il commercio di sigarette illegali. Si consideri che il prezzo medio del mercato illegale napoletano è fra i più bassi dei capoluoghi italiani e si attesta intorno a 2,80€. Infatti la proporzione fra le cosiddette “Illicit Whites” e i Marchi noti nel capoluogo campano è assolutamente sbilanciata verso i primi, con una quota di oltre il 50%. L’offerta di “Illicit Whites” è assai ricca e fra i marchi più venduti vi sono Regina, American Legend, Email, Minsk, Mark 1, 821. Altra peculiarità di Napoli, rispetto alle altre città italiane, è costituita dalla presenza di molte bancarelle, spesso usate come punti vendita sul territorio. Sebbene rispetto al passato le modalità e le caratteristiche del contrabbando siano significativamente cambiate, malgrado le azioni di contrasto al fenomeno da parte delle autorità locali registrino ogni anno risultati importanti, l’attuale contesto socio-economico attuale continua purtroppo a “favorire” il mercato illecito, gestito prevalentemente dalla criminalità organizzata che trae da questi traffici enormi profitti.
“Anche nel corso del 2016, la Guardia di Finanza di Napoli – ha dichiarato il Comandante Provinciale, Gen. B.Gianluigi D’Alfonso, – ha considerato il settore del contrabbando e della contraffazione dei tabacchi come una delle proprie priorità operative, alla quale ha affiancato le investigazioni finalizzate all’individuazione ed al sequestro degli ingenti patrimoni accumulati dalle organizzazioni criminali operanti nello specifico settore. Alle predette iniziative –ha aggiunto il Generale D’Alfonso – deve essere aggiunta anche un’attività di cooperazione internazionalefinalizzata ad individuare i canali di approvvigionamento e di destinazione delle sigarette di contrabbando. I significativi risultati conseguiti – ha concluso il Generale D’Alfonso – sono la conseguenza di un dispositivo “integrato” fatto da presidi di vigilanza presso porti e aeroporti e da indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, che mirano ad individuare le organizzazioni che in Italia e all’estero gestiscono i traffici illeciti e a sottoporre a sequestro i profitti conseguiti dalle stesse organizzazioni”.
IN ITALIA, NEL 2016, SEQUESTRATE 243 TONNELLATE DI SIGARETTE DI CONTRABBANDO [3]
Secondo i dati della Guardia di Finanza, nel corso del 2016 in Italia sono state sequestrate oltre 243 tonnellate di sigarette illegali. Oltre il 43% dei sequestri è stato effettuato dal Comando Provinciale di Napoli (105,5 tonnellate), a conferma della centralità del capoluogo campano nelle attività legate alla lotta al contrabbando.
Rispetto al 2015, nel 2016 il numero di sequestri effettuati (2.092 vs. i 1.794 del 2015), quello degli arresti effettuati (120 vs. 75) e le tonnellate di tabacchi sequestrati (oltre 105,5 rispetto alle 79 tonnellate del 2015) evidenziano una sostanziale continuità sul piano dei risultati conseguiti e delle azioni di contrasto al contrabbando svolte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli che continua, anche nell’anno in corso, ad evidenziarsi se si guarda anche ai dati provvisori del 2017. Infatti, nei primi undici mesi dell’anno, risultano eseguiti 1.807 interventi, che hanno consentito di sequestrare quasi 62 tonnellate di t.l.e. di contrabbando e portato alla verbalizzazione di 1.866 soggetti di cui 89 tratti in arresto.
[1] Project SUN, A study of the illicit cigarette market in the European Union, Norway and Switzerland, 2016 Results, KPMG, published in June 2017.
[2] “L’Italia del contrabbando di sigarette. Le rotte, I punti di transito e I luoghi di consumo”. Report 2017. A cura di Andrea Di Nicola e Giuseppe Espa, Intellegit – Università degli studi di Trento, maggio 2017.
[3] Fonte: Rapporto Annuale della Guardia di Finanza, 2016.
Nota per la stampa:
British American Tobacco Italia
British American Tobacco Italia S.p.A (BAT Italia) nasce ufficialmente il 1° gennaio 2002 e assume la sua attuale configurazione nel giugno del 2004 a seguito dalla fusione con l’Ente Tabacchi Italiani S.p.A, per l’acquisizione del quale il gruppo British American Tobacco (BAT) si è aggiudicato la gara per la privatizzazione il 16 luglio 2003. Tale privatizzazione, del valore di 2,3 miliardi di euro, ha rappresentato il più grande investimento mai effettuato in Italia da una società internazionale.
BAT Italia, grazie alla forte connotazione di azienda dai fondamenti italiani ma dal respiro internazionale e grazie ad un piano d’investimenti da 1 miliardo di euro in 5 anni, avviato alla fine del 2014, ha assunto un ruolo di grande valore strategico per il sistema economico nazionale. In Italia – il secondo mercato più importante d’Europa – è presente con oltre 20 marchi internazionali di sigarette (tra cui Rothmans, Lucky Strike, Dunhill) e nazionali (tra cui MS), e con la linea di prodotti da vaping Vype, che include ePen, Pebble, eBox eTank. BAT Italia concorre in modo significativo alla crescita dell’economia italiana, contribuendo con circa 2,5 miliardi di euro l’anno alle entrate erariali dello Stato. Nel 2017 BAT Italia ha ottenuto, per il sesto anno consecutivo, la certificazione “Top Employer Italia”. BAT ha ottenuto inoltre la certificazione Top Employer Europe 2017, riconosciuta solo alle multinazionali certificate in almeno 5 Paesi europei.
BAT Italia è parte del Gruppo British American Tobacco, fondato nel 1902, con sede a Londra. È uno dei più internazionali nel settore: presente in oltre 200 mercati e leader in circa 60 paesi, commercializza più di 200 marchi (tra cui Rothmans, Lucky Strike, Kent, Dunhill, Pall Mall) e impiega oltre 50.000 persone in tutto il mondo.
Il Gruppo BAT opera da diversi anni a livello globale anche nel settore dei prodotti di nuova generazione, gli “NGP” (Next Generation Products), sviluppando dispositivi per il rilascio di nicotina all’avanguardia e di elevata qualità e sicurezza a potenziale rischio ridotto, alternativi alle sigarette tradizionali, rivolti a fumatori adulti. Le principali aree di attività in questo ambito riguardano i prodotti da vaping (le cosiddette sigarette elettroniche) della linea Vype e i dispositivi basati sul riscaldamento del tabacco (i cosiddetti Tobacco Heating Products), privi di combustione, come “glo”. Negli ultimi 5 anni il gruppo BAT ha investito nei prodotti di nuova generazione, su scala globale, oltre 1 miliardo di dollari ed è oggi la più grande vaping company in Europa e nel mondo.