Napoli. Crisi Leonardo, Ciarambino: “Responsabilità non dei lavoratori ma volontà manageriale di smantellare siti campani”
“La Regione Campania rischia di assistere, colpevolmente, al fallimento del comparto aerospaziale, un’eccellenza che per anni ha rappresentato un vero e proprio volano per lo sviluppo dell’intero territorio, con una notevole ricaduta sull’indotto. Da punto di riferimento e autentico gioiello sul mercato internazionale, lo stabilimento Leonardo di Pomigliano d’Arco sembra oggi a rischio”. E’ il commento della consigliere regionale campana M5S, Valeria Ciarambino.
“Le cause, a nostro avviso, sono ben lontane dall’essere individuate nella presunta negligenza degli operai, come nelle accuse mosse dal responsabile Divisione Aerostrutture dell’azienda, Alessio Facondo, davanti a una platea di lavoratori della fabbrica pomiglianese. Se c’è da rilevare inefficienza, essa va ricercata soprattutto nei livelli organizzativi e nella gestione manageriale di un’azienda che solo a Pomigliano conta circa 3mila lavoratori. Un sito che, al pari di quello di Nola, è già da tempo oggetto di un processo di ridimensionamento, con una riduzione del numero di dirigenti che è oggi pari a un quinto rispetto agli stabilimenti del Nord Italia. Da siti di progettazione e alta ingegneria, inoltre, gli stabilimenti campani di Leonardo sono oggi stati relegati quasi esclusivamente alla produzione di velivoli datati. Oggi a Pomigliano si produce ancora l’Atr, un velivolo considerato avveniristico negli anni Ottanta. Negli ultimi due anni il Movimento 5 Stelle ha presentato due mozioni, approvate all’unanimità, con le quali ha impegnato la Regione Campania ad aprire un tavolo con Governo e dirigenza di Leonardo, con l’obiettivo di sviluppare un piano di investimenti concreti per rilanciare il comparto aeronautico in Campania, portando negli stabilimenti regionali la produzione del nuovo Turbo Prop, così da aumentare i carichi di lavoro e dunque i lavoratori occupati e incrementare una produzione competitiva e di eccellenza”.
“Con un’altra nostra mozione – ricorda ancora Ciarambino – presentata lo scorso luglio, avevamo ottenuto che 178 lavoratori ex Alenia di Capodichino fossero riassorbiti nei siti campani di Leonardo. Sono trascorsi cinque mesi, ma nulla si è ancora mosso neppure su questo fronte. Esprimiamo grande preoccupazione e chiediamo, a questo punto di incontrare con urgenza gli assessori regionali al Lavoro e alle Attività Produttive, per comprendere se c’è la volontà di mettere in campo azioni per dare seguito alle nostre mozioni, o se De Luca e co. intendano, ancora una volta, assistere passivamente al fallimento di un settore strategico per il nostro territorio”.