Napoli. Nasce il progetto del Polo Sovranista per Matteo Salvini premier
Nasce, oggi, a Napoli l’alleanza politica tra il Movimento Nazionale per la Sovranità, il Fronte Identitario e la Lega ed il progetto politico del “Polo Sovranista” per Matteo Salvini Premier che si fonda sui valori dell’identità, del lavoro e della sovranità territoriale.
E’ quanto è emerso dall’Assemblea tenuta, oggi, alla Stazione Marittima, dalle forze politiche del Polo Sovranista, con la partecipazione del Coordinatore Campania di MNS, Salvatore Ronghi, del Coordinatore di “Noi con Salvini”, Gianluca Cantalamessa, del responsabile del Fronte Identitario, Fabrizio Fratus, della responsabile del centro sud di MNS, Gabriella Peluso, del responsabile del “Movimento Patria”, Antonio Buonfiglio, del Segretario nazionale di MNS, Gianni Alemanno, del Presidente di MNS, Francesco Storace, del Vice segretario di MNS, Roberto Menia, del Coordinatore della Direzione di MNS, Giuseppe Scopelliti, del Vice Segretario Federale della Lega, Giancarlo Giorgetti.
“Oggi, a Napoli, capitale del Sud, i valori e gli obiettivi della destra sociale si ritrovano e si rilanciano nella proposta politica del Polo Sovranista e scendono in campo per combattere le grandi sfide politiche del Sud e dell’Italia, puntando sull’identità, sul lavoro, sulla sovranità territoriale e su un Paese finalmente unito anche sul piano economico e sociale”. E’ quanto ha affermato il Coordinatore regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, Salvatore Ronghi, intervenendo all’Assemblea del Polo Sovranista, tenutasi, oggi, a Napoli.
“Lavoro stabile e di qualità, piena occupazione, riduzione della pressione fiscale e burocratica, fiscalità di vantaggio per le imprese che investono al Sud, federalismo regionale e presidenzialismo per un’Italia forte e unita, sono i punti fondamentali del nostro progetto politico” – ha sottolineato Ronghi, che ha aggiunto: “fin dalla fondazione del nostro Movimento, ci siamo dati un obiettivo ancora più ampio e più grande, ovvero la costituzione del Polo Sovranista in Italia, per contribuire, da protagonisti, alla sua affermazione all’interno di un centrodestra unito e vincente che torni alla guida del Paese e dei territori”.
Questi i punti fondamentali e gli obiettivi politico-programmatici contenuti nel Documento approvato dall’Assemblea:
- Identità, lavoro e sovranità territoriale, federalismo regionale e presidenzialismo, sono i valori su cui si fonda l’alleanza che punta al riscatto del Sud, al superamento dell’attuale divario economico e sociale tra Nord e Sud, e allo sviluppo dell’Italia.
- Alla base della nascita del Polo Sovranista, la cultura identitaria e comunitaria della destra, che si coniuga con il principio di sussidiarietà e con il principio federalista capace di valorizzare le appartenenze e le identità locali, e che porta la destra identitaria e sovranista e Lega di Salvini ad allearsi.
- Lavoro, pensioni, piena occupazione: l’abrogazione della legge Fornero e del Job Act, per garantire la possibilità di andare in pensione ad un’età accettabile e favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro; per ripristinare le tutele dei lavoratori e garantire il reintegro nel posto di lavoro nei casi di licenziamenti illegittimi; l’attuazione della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese e la modifica della Naspi per finalizzarla al reinserimento nel mondo produttivo, politiche per la piena occupazione che facciano leva sulla fiscalità di vantaggio e su un piano straordinario per il lavoro e per lo sviluppo.
- Riduzione della pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese: per favorire i consumi e sostenere l’impresa, attraverso l’abolizione di balzelli odiosi ed iniqui come l’Irap, e l’introduzione del quoziente familiare per alleggerire il peso fiscale sulle famiglie numerose.
- Stop all’invasione degli immigrati: blocco navale, espulsioni di massa dei clandestini che oggi vivono in Italia, un piano Marshall per l’Africa per aiutarli nelle loro terre, la ferma opposizione allo Ius soli.
- Meno Europa: revisione dei Trattati, abolizione del Fiscal compact e del pareggio di bilancio in Costituzione, fino a rivedere completamente i parametri di Maastricht, sottrarre gli investimenti produttivi dal Patto di stabilità, a cominciare da quelli necessarie per la ricostruzione e la prevenzione del rischio sismico, l’abolizione dei divieti di aiuti di Stato alle imprese in difficoltà, imporre il finanziamento di una politica economica di piena occupazione.
- Protezione e valorizzazione del “Made in Italy”: ripristino delle frontiere economiche contro l’aggressione della globalizzazione,imposizione dell’etichettatura di origine per tutti i prodotti agroalimentari ed industriali italiani, garanzia del rispetto degli standard italiani in termini di qualità e di sicurezza delle produzioni.
- Politiche per la vita, per la famiglia e per la natalità: quoziente familiare per ridurre la pressione fiscale sulle famiglie numerose, ferma opposizione alla legge sul fine-vita.
- Politiche di sviluppo per il Sud e Macro Regione Meridionale: federalismo regionale, regionalismo differenziato per favorire l’autonomia delle Regioni e la gestione virtuosa delle risorse pubbliche, la costituzione della Macro Regione Meridionale per dare vita ad un soggetto istituzionale di 15 milioni di abitanti che possa favorire un’ampia programmazione dello sviluppo del Sud, il superamento del deficit infrastrutturale e il coordinamento della spesa dei fondi europei e nazionali concentrandoli, attraverso progetti interregionali, sulle grandi opere per lo sviluppo e per l’occupazione; un piano straordinario per lo sviluppo e per il lavoro del Sud per creare 100 mila nuovi posti di lavoro attraverso il rinnovamento della Pubblica amministrazione locale e l’imprenditoria giovanile nei settori dell’agricoltura, dell’agroalimentare e del turismo. Al centro della strategia per lo sviluppo ci sono la fiscalità di compensazione e la Banca di Sviluppo.
- Riforme costituzionali: Repubblica presidenziale e federalista, in cui un presidente eletto dal popolo deve essere il depositario della sovranità nazionale, verso l’esterno per resistere ai poteri forti della globalizzazione, verso l’interno per dirimere i conflitti fra le diverse istituzioni centrali e federali.