Napoli. Taglio dei vitalizi, Ciarambino: “De Luca rispolvera nostra proposta di legge. Lotta alla casta solo a metà”

“Dopo averla lasciata impolverare nei cassetti delle commissioni e dopo aver già buttato all’aria un risparmio di oltre 3,5 milioni di euro, la giunta De Luca si è svegliata dal sonno e ha deciso di tirare fuori la nostra proposta di legge sul taglio dei vitalizi ai consiglieri regionali, ma solo per darvi un’attuazione parziale. Una piccola vittoria conseguita grazie alla costante pressione che non abbiamo mai smesso di esercitare sull’unica tra le grandi Regioni italiane che ancora non ha adeguato il proprio ordinamento rispetto a quanto espresso, nel 2014, dalla conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, ma per la quale non riusciamo ad esultare. A distanza di tre anni, sfiancati dalla nostra pressione e dagli emendamenti presentati ad ogni legge finanziaria e sistematicamente bocciati, dovendosi giocoforza adeguare alla conferenza dei Presidenti, De Luca e la sua giunta hanno deciso di fare un timido passo dando seguito soltanto ad piccola parte della proposta sul taglio dei vitalizi che presentammo nell’ottobre 2016. Nulla che assomigli, però, a una seria lotta ai privilegi della casta”. Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale e firmataria della proposta di legge Valeria Ciarambino.

“La nostra è una soddisfazione contenuta perché De Luca, con la misura contenuta all’articolo 1 della nuova legge di stabilità, applica solo una delle tre misure che avevamo proposto, peraltro la meno rilevante, ossia quella di una riduzione percentuale del vitalizio per la durata di tre anni. Non viene innalzata l’età per il percepimento dell’assegno vitalizio a 66 anni, così come chiedevamo e in linea con l’età pensionistica di un comune lavoratore, costretto a una vita di sacrifici per una pensione da fame. Ma soprattutto non viene introdotto il divieto di cumulo dell’assegno vitalizio con quello di altre cariche elettive, così come richiesto nella proposta M5S: grazie a De Luca, in Campania, chi percepisce il doppio o il triplo vitalizio, per decine di migliaia di euro al mese, continuerà tranquillamente a percepirlo. Proposte che ripresenteremo in forma di emendamenti alla Legge di Stabilità, come abbiamo sempre fatto. Sfidiamo De Luca ad approvarli tutti: la lotta alla casta non può essere fatta solo a metà. Non possono, governatore e giunta, svegliarsi da un sonno profondo durato tre anni e immaginare di poter applicare solo una delle tre misure elencate e soltanto per un triennio. Anche all’articolo 2 viene recepita un’altra battaglia combattuta in questi anni dal M5S, ossia la riduzione dei rimborsi per le assenze dei consiglieri che non partecipano ai lavori delle commissioni permanenti. La proposta del Movimento 5 Stelle prevedeva che la riduzione si applicasse anche alle commissioni speciali e alle audizioni, visto l’assenteismo indecente della quasi totalità dei consiglieri. Anche su questo sfidiamo il governatore, visto che i più assenti nelle Commissioni speciali sono i membri della sua maggioranza”.

“Se questa Regione si fosse subito adeguata a quanto espresso dalla Conferenza del 2014 in tema di vitalizi – conclude il capogruppo M5S -, in questi tre anni si sarebbe ottenuto un risparmio di circa 3,5 milioni l’anno, per una somma complessiva che supera i 10 milioni di euro. Denaro che avrebbe potuto alimentare un fondo speciale destinato a favorire interventi per le politiche sociali o a fronteggiare emergenze ambientali. Ci viene in mente cosa si sarebbe potuto fare oggi, con quel tesoretto a disposizione, alla luce dei danni provocati dal terremoto a Ischia. Un successo, sia pur misurato, che ci stimola a continuare a esercitare la nostra pressione su questo governo regionale e che dà forza alla nostra quotidiana battaglia affinché, abbattendo sprechi e privilegi, riusciremo finalmente a restituire servizi e dignità a tutti i cittadini”.

Redazione

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