Natale ad Aversa, anche le pubblicazioni della poetessa Rosa Puorto
Tra i tanti gazebo allestiti per il “Natale ad Aversa” dall’Amministrazione Comunale, non poteva mancarne uno sulla poesia. Infatti con felice scelta il Sindaco di Aversa, arch. Domenico De Cristofaro, ha dato l’opportunità alla poetessa Rosa Puorto di essere presente con le sue pubblicazioni alla kermesse natalizia. Fin dall’apertura la nostra autrice – che nell’ultima edizione del Concorso Letterario Internazionale “Festa dei Popoli”, ha ricevuto un Diploma con “Segnalazione di Merito” – presenterà al pubblico le sue opere intitolate: “Il cammino della vita” ed “Il cammino della vita 2. La bella coppia”, insieme alle antologie dove sono riportate alcune delle sue composizioni.
Le pubblicazioni della poetessa si trovano in due raccolte della sua consistente produzione poetica che, disponibili anche in e-book, rappresentano una sorta di album illustrato della intrigante personalità dell’artista, che si rivela proprio nei suoi versi.
Docente di Disegno e Storia dell’Arte nelle Scuole Statali, Puorto, architetto con Diploma di Arte della Moda e del Costume, vive esperienze e realizza produzioni anche nel campo della pittura e della scultura, cui, come per la poesia, si dedica all’insegna del motto: “Il vecchio che passa il nuovo che avanza”.
Grazie a Calliope, alla Puorto (presente nell’Enciclopedia dei Poeti Italiani, vol. secondo, per la Collana Orizzonti – anno 2016), è possibile continuare a coltivare “Il silenzio dell’amore” e “La famiglia”, di modo che, anche se è assegnato “Ad ognuno il suo destino”, la nostra è sicura che la “Tristezza va via” e le “Frivolezze”, che sono proprie delle donne, protagoniste del “Mondo d’oggi”, saranno vittoriose sui “Tesori della vita”. Questa rinnovata dimensione psicologica consentirà di guardare all’ “Orizzonte”, onde trovare la “Luce della vita”, che, grazie ad un nuovo “Equilibrio”, permetterà che “Il cammino della vita” si trasformi in pienezza di vita, che si fa cammino verso “L’infinito”. Così facendo, anche in forza di una “Resurrezione”, sarà possibile restituire la necessaria “Generosità” all’esistenza magari “In cucina” e “A tavola” per le “Lusinghe” di quell’ “Amore”, che è – e resta – il vero motore per il percorso individuale. Infatti ogni essere umano, anche se non sa ancora bene “dove andare”, deve avere fiducia che sta andando verso quei “tempi lontani dove è festa”, che scioglie l’”Amaro della vita”, addolcendola proprio per quella flebile canna al vento che è la persona umana.
Formata all’esperienza dei classici – ma senza disdegnare i poeti moderni – Rosa è come se volesse dirci: “non vedo troppo amore nel mondo di oggi, se non fugace e interessato”. Perciò invita a riflettere sull’esistenza che, svolgendosi naturalmente tra nascita e morte, deve essere vissuta evitando che “Il buio permane”. Solo così facendo si possono superare “Echi, lontani” e “Apparizioni” e “distruggere quelle giornate amare”, grazie alla mediazione dell’arte, sia essa espressa come pittura e scultura che come poesia: quell’ispirazione che le consente di dire “Viva son”. Anche perché, per quanto strano sia e sia pur tra “Alti e bassi”, “Il mondo avanti va”!