E’ morto l’immunologo esperto della MCS Giuseppe Genovesi: il ricordo New Dreams e Donato Liotto

La New Dreams, esprime le condoglianze alla famiglia dell’immunologo prof. Giuseppe Genovesi per la sua improvvisa dipartita. La notizia della morte del notissimo immunologo, è stata davvero un fulmine a ciel sereno, è avvenuta ieri, 21 gennaio 2018, ha colto tutti di sorpresa, ha creato negli animi degli ammalati affetti da MCS (Sensibilità Chimica Multipla) non pochi dispiaceri, anche la comunità scientifica nazionale, e non solo, è stata colta impreparata ed è sgomenta. Il sapere, che questo grande scienziato, da sempre in prima linea, per aver sostenuto le battaglie di tanti ammalati affetti da MCS (sensibilità Chimica Multipla) non è più tra noi, equivale alla perdita di una persona cara, alla stessa stregua di una persona di famiglia.

“Io, personalmente, lo ricordo con grande piacere, e ora con grande rimpianto, ho avuto modo di conoscerlo personalmente, e di averci parlato tante volte. Il professore ha lottato fino alla fine per veder riconosciuta questa patologia, veder riconosciuti i diritti dei malati di Sensibilità Chimica Multipla, e dell’ elettrosensibilità. Lui, – sotolinea il presidente della associazione New Dreams Donato Liotto – venne ad Aversa, su invito mio, e della mia associazione New Dreams, dove tenemmo un convegno su questa malattia, meglio conosciuta con la sigla “MCS”, e voglio ricordare a tutt’oggi, che non è riconosciuta dal Ministero della Salute. Durante il convegno svolto ad Aversa, l’intervento del prof. Genovesi, fu esaustivo su tutti i temi trattati, ci parlò per oltre un’ora della MCS, e anche dei danni derivanti dall’inquinamento a seguito dell’elettrosensibilità, ci spiegò da dove nasceva questa patologia, le origini della stessa, e soprattutto del fatto, che tutti possono essere colpiti da questo mostro infame e invisibile. Invisibile, come lo sono gli ammalati della MCS, e tra questi, ricordo a tutti la nostra concittadina Adele Iavazzo, anche lei colpita dalla MCS, le battaglie che abbiamo fatto per lei, per aiutarla, e attraverso il Professore Genovesi ci siamo impegnati a divulgare i messaggi, e a sostenere nel “nostro piccolo” tutti gli ammalati colpiti da questa patologia. Il professore, aveva un grande cuore, la sua disponibilità era disarmante, era onnipresente, e attento, non solo sul caso di Adele Iavazzo, ma si prodigava per tutti. Lui era davvero il punto di riferimento di tutti gli ammalati della MCS, e tra questi, la nostra cara amica Adele Iavazzo. Ora, mi chiedo: come faranno, a chi dovranno rivolgersi, per richiedere consigli, sostegno etc? Certo, ci saranno, e ci sono sicuramente altri bravissimi medici, ai quali potersi rivolgere, ma nessuno mai potrà sostituire, e nessuno mai potrà dare il supporto, che dava questo medico davvero unico, lui amava soprattutto dare tanta umanità, non saliva sui piedistalli, si poneva allo stesso livello dei suoi pazienti, li prendeva per mano dando loro sicurezza e speranza. Addio caro Professore, ci mancherai davvero tanto.”

Redazione

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