Napoli. In 10mila al concerto di Franco Ricciardi nella sua Scampia

Un pubblico di diecimila persone ha assistito ieri sera a “Luci di Scampia”, il concerto gratuito con cui Franco Ricciardi ha voluto omaggiare il quartiere dov’è nato e da cui ha mosso i suoi primi passi artistici. Sul palco di piazza Giovanni Paolo II con Ricciardi sono saliti anche Enzo Dong e Lucariello, rapper di Secondigliano, e Rocco Hunt, vincitore nel 2014 del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte. Sullo sfondo le Vele di Scampia e il parco intitolato a Ciro Esposito, il giovane tifoso azzurro colpito a morte prima della finale di Coppa Italia del 2014.

“Luci di Scampia” è stato l’evento conclusivo delle iniziative natalizie promosse dal Comune di Napoli per le festività 2017, una festa di popolo fortemente voluta dall’amministrazione de Magistris che per l’Epifania ha portato in periferia uno dei grandi eventi del Natale.

Ai varchi di piazza Giovanni Paolo II, presidiati dalle forze dell’ordine, sono passate settemila persone, secondo i dati della questura di Napoli, la capienza massima prevista per rispettare le disposizioni del decreto Minniti sulle iniziative pubbliche. E un pubblico di oltre tremila persone ha seguito il concerto dall’esterno.

Franco Ricciardi ha scelto di aprire la serata con il suo ultimo singolo ‘Femmena Bugiarda’, presente nell’album ‘Blu’, e con ‘167’, uno dei brani più celebri e amati dell’artista. Tanto rap e tradizione partenopea per un evento che il cantautore ha voluto dedicare alla madre 84enne, che ha seguito l’intero concerto in prima fila. Con Rocco Hunt, Franco Ricciardi si è esibito in ‘Treno’ e nella hit del rapper salernitano ‘Nu juorn buon’, la canzone che ha consacrato Rocco Hunt al grande pubblico dopo il successo a Sanremo. Il palco è esploso con i featuring di Ricciardi insieme a Lucariello ed Enzo Dong, con cui ha cantato ‘Prumessa’, ‘Te sento’ e ‘Higuain’, il brano di Enzo Dong diventato virale sui social.

A chiudere l’evento, che è stato anticipato da 4 ore di laboratori artistici e sperimentazioni di breack dance a cura del Centro Mammut di Scampia, il brano ‘Cuore Nero’, la canzone che Franco Ricciardi ha dedicato a Scampia, il suo quartiere.

“Io mi sento un fratello, un amico di questa terra – ha commentato Franco Ricciardi subito dopo il concerto -, un portavoce di chi non ha voce. Il ricordo più bello che mi porto dentro della mia gente è la forza di credere nel cambiamento: lo vedi negli occhi delle persone, è quello che voglio ricordare e che voglio portare sempre con me”.



FRANCO RICCIARDI
Quasi 31 anni di carriera, una lunga serie di album, colonne sonore, film oltre al David di Donatello vinto nel 2014 hanno reso Franco Ricciardi uno dei simboli della città di Napoli, proiettandolo sul palcoscenico nazionale. Dopo il successo raggiungo dall’album “Blu”, la partecipazione da coprotagonista nel film “Ammore e Malavita” dei Manetti Bros le e il tour invernale che lo ha portato anche a Milano e Londra, Ricciardi si sta consacrando come un artista multitasking. Dal concerto evento del dicembre del 1995 al Palapartenope di Napoli con oltre 7mila paganti, quella di Franco Ricciardi è la storia di una scommessa vinta, di una emancipazione compiuta, ma anche quella di un territorio che vede nell’artista una bandiera del riscatto sociale, della costruzione di una narrazione positiva della periferia Nord di Napoli da Scampia a Secondigliano.

Le collaborazioni raccolte negli ultimi anni hanno fatto di Ricciardi il crocevia delle sperimentazioni musicali tra il pop ed il rap lanciando un sound assolutamente innovativo in continua sfida con se stesso ad ogni singolo o album pubblicato. Oggi Ricciardi è uno degli emblemi di quella Napoli vincente che si presenta sul panorama nazionale e internazionale, il figlio di un territorio difficile preso a esempio positivo di una emancipazione cresciuta intorno alla musica e all’arte.  Dai sintetizzatori all’elettronica, al rock melodico sino alle cantate pop, l’artista napoletano ha da tempo abbandonato la tradizionale canzone italiana se pur dalle sonorità moderne per lasciare spazio a evoluzioni musicali affascinanti. Un talento della musica italiana come testimoniano le sue numerose collaborazioni: da Rocco Hunt a Clementino, dai Club Dogo a Raiz, dai 99 Posse ai Cosang e tanti altri.

Ma non c’è solo la musica, anche nel cinema Ricciardi si sta affermando sul grande schermo così come sul palco: dopo il David di Donatello vinto con “A’ verità”, parte della colonna sonora di “Song e Napule”, le partecipazioni alle colonne sonore di “Reality” di Matteo Garrone nel 2012 e a “Gomorra – La serie” con il brano “A storia e Maria”, nel 2017 è arrivato il bis con i Manetti e il suo ritorno sul grande schermo in “Ammore e Malavita”.

Redazione

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