Napoli. Criscuolo: “La criminalità non si combatte con la repressione ma con la realizzazione di un inesistente buon governo della città”

“Da diverso tempo cercavo di accendere un riflettore sulla questione “Gomorra” e sulla tendenza dei giovani della Campania ad emulare i suoi personaggi. Chiaramente la colpa non è esclusiva ma sussiste il concorso di questo fenomeno mediatico e la responsabilità politica a tal riguardo è sempre più evidente. La criminalità esisteva prima di Gomorra, senza dubbio, ma il picco di disoccupazione giovanile e la perdita di controllo del territorio e ‘ di questi tempi per cui sarebbe opportuno dare un segnale decisivo scoraggiando anche il semplice cattivo esempio”. Lo dichiara Rosa Crisucolo, esponente dei Radicali Italiani.

“Tuttavia le forze politiche che da sempre si sono avvalse di questo trend si mostrano contrarie e ostili soprattutto in periodo elettorale. Per costoro sembra quasi prevalente avvantaggiare il business di case di produzione cinematografiche ed editori che prevenire la violenza ed educare le giovani generazioni in difficoltà. In merito alla situazione occupazionale è  noto parlare di crisi che investe tutto il territorio nazionale per cui sarebbe più giusto rifarsi all’idea di una seria riforma economica che aiuti il Sud a ripartire insieme al resto d’ Italia in concomitanza di una più coraggiosa riforma della giustizia rispetto alle timide iniziative del guardasigilli Orlando. La città di Napoli risente anche della mancanza di efficaci politiche di reinserimento sociale rispetto ai detenuti , in particolare giovani ed immigrati , che spesso si trovano a delinquere per sopravvivere perché senza speranza e abbandonati al loro destino. Le forze dell’ordine non sono chiamate ad usare il pugno duro avverso questi ragazzi che rischiano di “arrabbiarsi” ancor più ma a tutelare la cittadinanza e a vigilare sulla incolumità dei napoletani. Non deve assolutamente passare il messaggio per cui alla violenza si risponde con la violenza e che nutre i conflitti tra le classi meno abbienti. Un poliziotto è un semplice stipendiato che mette la sua vita a disposizione in questa jungla metropolitana e tuttavia anche il suo sacrificio non basta perché la formula per guarire la città di Napoli e garantire la pace sociale è data dalla realizzazione di un buon governo. Oggi non possiamo affermare che questo sia esistente”.

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Redazione

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