Napoli. Tangenziale, Alviti: “Continuiamo a pagare un pedaggio non dovuto”
“La tangenziale di Napoli (autostrada A56) è una strada cittadina a scorrimento veloce costruita nel 1968 con finanziamenti privati (46 miliardi di lire): sarebbe dovuta restare privata per 33 anni, con conseguente pedaggio per ripagare le spese quindi diventare cittadina dal 2001. Invece senza nessuna motivazione è rimasta a pagamento fino al 2008, allorquando è stato stipulato un nuovo accordo (con la motivazione di finanziare i nuovi lavori alla zona ospedaliera)”. Lo dichiara Giuseppe Alviti del movimento Identità Meridionale.
“Il transito giornaliero di veicoli è stimato in 270 mila veicoli con un introito di 72 milioni di euro l’anno. Quindi dal 2001 i cittadini napoletani pagano illegittimamente un pedaggio per passare da un quartiere ad un altro: questo è illegittimo ed arbitrario (pur se politici compiacenti hanno firmato le proroghe di concessione alla società che gestisce la Tangenziale). Proprietaria della Tangenziale è la società Atlantia spa, una holding finanziaria il cui maggiore azionista è la famiglia Benetton: quindi dal 2001, ogni anno 72 milioni di euro vengono ingiustamente prelevati dalle tasche dei napoletani e finiscono a Treviso. Sono 72 milioni di euro che potrebbero servire a finanziare investimenti per la nostra città, a creare opportunità di lavoro.
Invece, continuiamo ad essere sfruttati… A farci sfruttare. Ogni volta che un Napoletano viaggia sulla tangenziale e al casello viene obbligato a pagare un pedaggio ingiusto ed illegittimo, è una offesa per tutto il Popolo Napoletano. Basta con lo sfruttamento. Ora tocca al Sud”.