Caserta. Ospedale, Del Gaudio sui primati della cardiologia: “Se si desse sempre spazio ai casertani, il San Sebastiano rinascerebbe”

«I dati diffusi dalla direzione dell’ospedale di Caserta che attestano come la cardiochirurgia del San Sebastiano sia un’eccellenza, testimoniano come sia necessario permettere a tutti i professionisti di Terra di lavoro di poter avere ruoli apicali all’interno della struttura per poter finalmente rilanciare il nosocomio». A dichiararlo è Pio Del Gaudio, ex sindaco di Caserta, candidato alla Camera in posizione utile nel listino di Forza Italia.

«Il blocco dei concorsi interni, la colonizzazione dei “baroni” napoletani e avellinesi non fanno altro che fare da tappo alla crescita di una struttura che ha gli uomini giusti per potersi affermare – ha sottolineato Del Gaudio – purtroppo, scontiamo l’assenza di una programmazione regionale in Terra di Lavoro in materia di sanità che ha portato questo territorio a perdere occasioni importanti e a penalizzare professionisti eccellenti». Del Gaudio fa una riflessione sul tema dei precari della sanità che in provincia di Caserta, come nel resto della regione, sono fondamentali per garantire i livelli minimi di assistenza.

«Siamo di fronte a persone che vivono un’ordinaria condizione di straordinarietà – ha rilanciato Del Gaudio – professionisti che, senza un contratto stabile, sono fondamentali per garantire l’assistenza in tutte le strutture sanitarie del territorio. Con il decreto Madia, il governo ha introdotto lo strumento per avviare il processo di stabilizzazione che, chiaramente, la Regione Campania non ha adottato. Questo comportamento irresponsabile tenuto sino a questo momento potrebbe essere letale per tanti professionisti che avrebbero potuto finalmente vedersi riconoscere il proprio ruolo all’interno delle strutture. Il decreto Madia, infatti, prevedeva che, entro marzo, le aziende sanitarie avrebbero potuto stabilizzare i precari senza concorso, in base solo alla capacità economica. Tutto questo non è stato fatto, con tutte le conseguenze che la cosa comporta. In tal senso va fatto un plauso al Mopass che conduce una battaglia encomiabile a tutela dei precari per il riconoscimento dei loro diritti e della loro posizione professionale».

Redazione

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