Napoli. Corteo centri sociali anti-Casapound: antagonisti contro presenza Di Stefano
Scontri a Napoli tra attivisti dei centri sociali e le forze dell’ordine. Scene di guerriglia a poca distanza dalla stazione ferroviaria tra automobilisti e passanti spaventati. Il corteo che è iniziato per protestare contro un appuntamento elettorale di Casapound ad un certo punto è riuscito ad avvicinarsi all’hotel dove c’era il leader del movimento di destra. Sono scoppiate bombe carta e sono stati lanciati fumogeni.
Due attivisti dei centri sociali sono stati portati in ospedale per essere medicati, dopo gli scontri con le forze dell’ordine, secondo quanto riferito dai portavoce dei manifestanti. La situazione ora si sta progressivamente normalizzando. Secondo il racconto degli attivisti gli scontri sarebbero partiti dopo che una loro rappresentanza aveva chiesto di far procedere il corteo lungo una strada presidiata dalle forze dell’ordine, ma che non avrebbe consentito l’accesso all’hotel dove si stava svolgendo un incontro di Casapound. Intanto sono in corso controlli su circa trenta manifestanti che sono tenuti fermi, a lato della strada. In zona le forze dell’ordine stanno cercando di rintracciarne altri che sono fuggiti. In una parte della strada il traffico è tornato regolare, mentre verso il centro della città una parte della viabilità è ancora presidiata dalle forze di polizia.
I centri sociali napoletani e dei collettivi studenteschi hanno promosso una manifestazione di protesta. “L’Italia è un paese dove non c’è spazio per razzismo e fascismo – dicono gli attivisti- il nostro nemico è dentro l’hotel Ramada. In Italia non c’è spazio per la Lega e Casapound”.
I centri sociali napoletani e dei collettivi studenteschi hanno promosso una manifestazione di protesta. “L’Italia è un paese dove non c’è spazio per razzismo e fascismo – dicono gli attivisti- il nostro nemico è dentro l’hotel Ramada. In Italia non c’è spazio per la Lega e Casapound”.
(ANSA)