Napoli. Inchiesta rifiuti, Castiello: “Un ex sceriffo in un mondo di ladri, De Luca deve dimettersi”
“L’inchiesta di Fanpage conclama il fallimento del governo De Luca: il re è nudo, ormai è solo un ex sceriffo in un mondo di ladri. Se conservasse un minimo di dignità, oltre che di lucidità, rassegnerebbe le dimissioni già domattina, invece di vomitare insulti contro i giornalisti che hanno scoperchiato uno scandalo che ha indignato l’intero Paese, invocando fantomatici complotti ed arrampicandosi sugli specchi con argomenti che non stanno in piedi e che anzi offendono l’intelligenza dei cittadini campani”. Non usa giri di parole la parlamentare della Lega,Pina Castiello, candidata nel collegio uninominale Aversa – Casal di Principe, e capolista nel proporzionale in tutti i collegi campani, per chiedere le dimissioni del governatore.
“I filmati – sottolinea Castiello – hanno portato alla luce in maniera incontrovertibile l’esistenza di un clamoroso sistema corruttivo e di malaffare che alligna all’interno della Regione: un sistema che si fonda su uomini scelti direttamente da De Luca, come Iacolare e Di Domenico, oltre che verosimilmente su funzionari della struttura. E l’ex sceriffo che fa? Invece di denunciare in prima persona i ladri che hanno tentato di arricchirsi con lo smaltimento dei rifiuti, raddoppiando i costi per la collettività (come nel caso dei fanghi, per i quali a fronte di una richiesta iniziale di 95 euro a tonnellata, si stava lavorando a un affidamento che sarebbe costato addirittura 195 euro a tonnellata, con la possibilità di arrivare a 225), si lascia andare ad accuse farneticanti con la bava alla bocca, arrampicandosi sugli specchi per provare a negare quello che non può essere negato: che senso ha invocare i protocolli con l’Autorità anticorruzione per lo svolgimento delle gare, visto che i faccendieri nei filmati discutevano di affidamenti diretti giustificati dall’emergenza? Ma De Luca ci fa o ci è…? Faccia autocritica, piuttosto, chieda scusa ai cittadini. E chiarisca gli aspetti che restano ancora opachi. Le domande da porsi sono tre. Primo: quale ruolo ha avuto effettivamente nella vicenda la burocrazia regionale? C’erano davvero funzionari infedeli disposti a scrivere bandi su misura, gonfiando a dismisura costi…? Secondo: il suo vice, Fulvio Bonavitacola era stato messo a parte della vicenda, così come si asserisce nel filmato? Ed aveva davvero concesso il via libera? Terzo: a che titolo suo figlio Roberto, assessore comunale a Salerno si occupava di questioni inerenti lo smaltimento di rifiuti speciali in capo alle Regione? Risponda a tutte queste domande, il governatore. E provi a farlo in maniera convincente. Perché se tutto questo è potuto accadere senza che De Luca si accorgesse di nulla, è grave. Ma ancor più grave, ovviamente, sarebbe l’altra ipotesi… In ogni caso, che sapesse o non sapesse, non può rimanere alla guida della Regione un giorno in più: deve dimettersi subito”.