Napoli. Limiti orari, gestori centri scommesse ricorrono al Tar contro ordinanza del Comune
L’Associazione Gestori Scommesse Italia ha presentato ricorso al Tar Campania contro la nuova ordinanza del Comune di Napoli che disciplina l’attività delle sale da gioco: nel provvedimento entrato in vigore lo scorso novembre è prevista la rimodulazione dei limiti orari per le sale rispetto al regolamento operativo dal 2015.
«È un atto dovuto, le modifiche non hanno tenuto in considerazione le nostre richieste – dichiara ad Agipronews il presidente dell’associazione, Pasquale Chiacchio – Gli orari sono cambiati pochissimo e non ci permettono di tenere in piedi l’attività». Per aggirare il problema, spiega Chiacchio, «molte agenzie si stanno riconvertendo in “corner” che non sono mai stati compresi nel regolamento».
Una disparità di trattamento che l’Agsi ha ripetutamente sottolineato: «La lotta al gioco patologico va fatta seriamente. In questo modo non solo c’è una discriminazione nei confronti delle agenzie, ma gli orari rimodulati non hanno tenuto conto delle esigenze degli operatori, che continuano a operare con difficoltà». La nuova disciplina prevede due fasce di apertura tra le quali gli esercenti possono alternativamente optare (“Fascia A” e “Fascia B”). I titolari delle sale da gioco che scelgono i nuovi orari, inoltre, devono sottoscrivere una convenzione con il Comune e hanno alcuni obblighi: tra questi, la partecipazione a seminari formativi e la rinuncia a ogni ricorso contro l’Amministrazione. Chi non ha firmato la convezione continua invece a osservare i vecchi orari (dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23).