Orta di Atella. Muore carbonizzato all’alba in auto
Tragedia questa mattina nella piccola cittadina dell’atellano. Una persona è stata ritrovata carbonizzata all’interno di un furgone in via Clanio.
Il van era parcheggiato a fin di strada ed è stato notato da alcuni passanti, intorno alle 8 circa attirati da una colonna di fumo. Una volta dato l’allarme sono intervenuti i vigili del fuoco che, dopo aver domato l’incendio, non hanno potuto che constatare la presenza di un cadavere carbonizzato all’interno della stessa vettura. Dalle prime rilevazioni dei Carabinieri della Compagnia di Marcianise sembra che le fiamme si siano sviluppate dell’interno dell’abitacolo, mentre sono in corso le indagini per accertare l’identità della persona, attraverso la targa del veicolo. La vittima è Salvatore Avellino, 43enne originario di Casoria, separato con due figli. Questa mattina ha deciso di dire basta dando fuoco al suo furgone con una bombola GPL con lui all’interno.
Con un matrimonio difficile, una separazione alle spalle, all’alba ha lasciato il suo addio a Facebook.
Tutto ha una fine nulla dura in eterno.
Non chiedo comprensione a nessuno ne voglio giustificare il mio gesto, come ogni decisione che si prende ha le sue motivazioni. La mia scaturisce dalla completa sconfitta che mi sono procurato nella mia vita, ho commesso tanti errori, ho creduto di stare nel giusto quando vivevo nello sbaglio, non ho avuto rispetto per me stesso ne per gli altri e….. ancora errori giudicati dagli altri. Tante cose più o meno importanti prese con tanta leggerezza. Come tante cose pensate e fatte con il cuore rovinate con il mio comportamento sbagliato distruggendo ogni evento. Sicuramente il mio comportamento è stato la causa della mia distruzione che giorno dopo giorno mi ha isolato da tutti. Oggi mi ritrovo con nulla, sia in me che intorno a me. Il vuoto che mi circonda non può essere più riempito, la colpa è tutta mia. Non ho più nulla. Anche se con tanto ritardo chiedo SCUSA a tutti coloro che ho ho fatto soffrire. La cosa più bella e importante della mia vita è stato generare i miei due figli, Giuseppe e Alessandra, ai quali non ho dimostrato nulla meritandomi un’altra sconfitta. Chiedo perdono a loro che non hanno nessuna colpa.