Parete. Neve e gelo mettono in ginocchio agricoltura, Del Gaudio al fianco delle imprese agricole
«La neve di questi giorni è stata una vera e propria mannaia per l’agricoltura. Colture pregiate come le pesche e le fragole nella zona di Parete sono andate praticamente distrutte causando ingenti danni agli imprenditori agricoli che, tra le altre cose, per coltivare questi particolari prodotti, si fanno carico di costi importanti che, a causa del mancato raccolto, li ha esposti economicamente in maniera pericolosa per il futuro della loro attività. L’unica soluzione possibile oggi è lo stato di calamità con un sostegno alle imprese che hanno riportato dei danni. Mi attiverò con il mio partito, con tutto il centrodestra per fare in modo che sia dall’Europa che dalla Regione Campania possano arrivare delle risposte». A dichiararlo è Pio Del Gaudio, ex sindaco di Caserta, candidato alla Camera in posizione utile nel listino proporzionale di Forza Italia.
«Ancora una volta il nostro territorio si è scontrato con una Regione Campania cieca rispetto a quelle che sono le sue esigenze – ha sottolineato – nella stessa situazione, la Regione Emilia Romagna, in queste ore, ha già provveduto a dichiarare lo stato di calamità dando una speranza per il futuro agli agricoltori. Non voglio credere alle voci che mi sono arrivate rispetto alle quali la Regione si rifiuterebbe di concedere un contributo straordinario perché gli agricoltori non sarebbero assicurati. Siamo di fronte ad un evento straordinario e non prevedibile rispetto alla quale risulta difficile pensare a delle contromosse… Ho già allertato, comunque, partito e coalizione per cercare di attivare gli uffici competenti e non lasciare sole le aziende agricole. Piena solidarietà politica al sindaco Pellegrino che, da buon primo cittadino, si è già attivato per lo sblocco di contributi straordinari, ma ha trovato contro di lui un muro di gomma. Da ex sindaco non potrei non essere al suo fianco in questa battaglia, perché cosa vuol dire, così come sta facendo lui, combattere con il coltello tra i denti per il bene della collettività».