Perugia. Forza Nuova: “Travisate nostre parole contro giornalisti”
“Per costoro, la posizione di FN Perugia sarebbe contro tutto il mondo del Giornalismo. Non è bastato aver scritto “giornalisti politicamente corretti” o “giornalisti e uomini di cultura dalle penne cariche d’antifascismo” per capire bene che le nostre parole non erano rivolte a tutti i giornalisti o alla più generale categoria del Giornalismo. Forza Nuova sa fin troppo bene che nonostante le gravi e immancabili faziosità gabellate per informazione giornalistica, esistono degli uomini e delle donne della carta stampata o del web che svolgono il loro lavoro con sincerità, obiettività e privi di qualsivoglia tendenziosità ideologica o politica. Giornalisti che raccontano la vita e la militanza di qualsivoglia partito o movimento con fare distaccato e disinteressato, senza distorcere la realtà dei fatti o utilizzare eventi o manifestazioni politiche per far scattare la canea mediatica o politica. Questi giornalisti esistono e tra di essi vi sono anche coloro che danno spazio ad una voce esecrata dal politicamente corretto come Forza Nuova. La sezione perugina del movimento nazionalpopolare ringrazia ogni giorno l’esistenza di questi professionisti che tengono alto il nome del Giornalismo e lo difendono dalla presenza di così detti “giornalisti” che in realtà sono dei politici approdati alla carta stampata o al web“. Lo dichiara il coordinamento di Forza Nuova Perugia.
“Chiarito questo aspetto, sembra al quanto paradossale che non si sia preso in considerazione il vero messaggio del testo, preferendo soffermarsi su irreali condanne di FN a tutto il mondo del giornalismo. Il comunicato stampa di giovedì 22 febbraio, voleva far emergere tutt’altro da quello che – inconsapevolmente o meno – è stato travisato. In esso si è fatto presente il pericolo che la campagna antifascista dei mesi passati, portata avanti da una certa parte (e si sottolinea “certa parte” per quelli restii alla comprensione) della classe politica, istituzionale, mediatica e giornalistica, con l’utilizzo di parole, manifestazioni e articoli, possa creare odio che sfoci poi in violenza. Cosa che, purtroppo, è puntualmente accaduta anche nei giorni appena trascorsi. Dove persone incappucciate fomentate dall’odio antifascista hanno preso, legato e pestato a sangue il dirigente forzanovista palermitano Massimo Ursino, il tutto avvenuto di fronte gli occhi dei passanti. Questi soggetti, queste canaglie antifasciste, per un giorno hanno riportato il Paese intero in un clima di “anni di piombo”, dove l’agguato al forzanovista palermitano poteva tragicamente assomigliare all’omicidio di Sergio Ramelli. Visto che qualche uomo della cultura e del Giornalismo ha parlato di “mandanti morali” per quanto riguarda i fatti di Macerata, di questi vili aggressori antifascisti chi sono i famosi mandanti morali? Come è stato specificato nel comunicato di giovedì 22 febbraio, questi mandanti sono da ricercare proprio in quella specifica categoria progressista, politicamente corretta e antifascista di politici, uomini delle istituzioni e giornalisti. Quei giornalisti che tramite la loro faziosità ideologica e politica, disonorano il Giornalismo e l’immagine di tanti loro colleghi professionali e obiettivi. Quei giornalisti, ad esempio, che hanno scritto fiumi di articoli o redatto servizi televisivi su un volantino contro l’immigrazione letto da alcuni militanti nazionalisti durante un incontro di un’associazione pro-immigrazione. Quell’evento avvenuto lo scorso novembre a Como, fatto da giovani attivisti a volto scoperto, è stato del tutto pacifico, ma ha generato un putiferio di accuse d’“irruzione” e “violenza”, il tutto portato avanti da alcune realtà politiche e da alcune testate giornalistiche, le stesse che però non riversano parole di fuoco e numerose manifestazioni contro la vera e tangibile violenza dei centri sociali e dell’estrema sinistra. L’episodio di Como, e altri presi di mira dalla “macchina del fango”, hanno alimentato l’odio antifascista che ha dato i suoi vergognosi effetti negli ultimi giorni. Questo Forza Nuova Perugia ha voluto denunciare. Questo enorme pericolo che sta correndo il Paese intero di ritorno ad una stagione orribile del passato. Un “soffiare sul fuoco” che è stato fatto e che sta venendo fatto da alcuni politici e alcuni uomini della carta stampata o del web, ignari o meno di alimentare uno scontro ideologico che dalle idee rischia di sfociare ai fatti. Forza Nuova è contraria al ritorno dello scontro tra giovani e militanti dalle opposte idee. Scontro che in particolare gioverebbe solo all’attuale Sistema politico ed economico di matrice capitalista e mondialista e lo manterrebbe in vita. Forza Nuova dice “NO!” al ritorno della logica degli opposti estremismi. Ma se ciò non dovesse essere rispettato, se il clima d’odio e mistificazione non dovesse fermarsi, ebbene – come è già stato dichiarato in precedenza – Forza Nuova si difenderà”.