Politiche, Cioffi: “Destra e sinistra, la vecchia politica delle poltrone e promesse”
“Sono assolutamente convinto che quando gli elettori apriranno le schede elettorali non potranno non avere un rigurgito di coscienza”. Sono dure le parole del Senatore del Movimento 5 stelle Andrea Cioffi a questa scandalosa legge elettorale che “nega le preferenze al punto di elencare i candidati senza poterli liberamente scegliere, si aggiungono i nomi dei miei concorrenti uninominali che rappresentano quanto di più vetusto, inefficiente e dannoso questa classe politica ha saputo produrre negli ultimi 20 anni. A questo proposito mi trovo a competere col deputato di lungo corso Barbato Iannuzzi, candidato di centro-sinistra, che nei suoi 16 anni di carriera parlamentare, tanto si sarebbe speso per il territorio che è chiamato a rappresentare per altri 5. Cosa è cambiato in questi 16 anni? Le aree interne della nostra provincia sono in continuo spopolamento, i servizi essenziali diminuiscono di giorno in giorno, dai servizi postali alla viabilità, dalle scuole ai servizi sanitari”.
“Vorrei chiedere al deputato Iannuzzi, che tanto dice di essersi speso per l’aeroporto di Pontecagnano, -continua Cioffi- quanti milioni di euro i cittadini hanno speso fino ad oggi per mantenere una struttura che ancora non vede la luce e che ha l’ambizione di nascere in una regione senza alcun piano turistico, grazie anche all’incompetenza politica del governatore De Luca. Non ultimo ricordo che dai prestigiosi palchi della commissione ambiente il deputato Iannuzzi ha più volte avanzato la proposta di una catena di termovalorizzatori regionali per risolvere il problema rifiuti. Se questa è la prospettiva del PD, a destra stiamo messi ancora peggio. L’ing. Marrazzo, candidato al senato per la coalizione di Berlusconi, ha scalato le posizioni più ambite della nomenclatura amministrativa statale fino ad essere recentemente nominato presidente dell’ARCADIS, uno dei tanti buchi neri della galassia regionale degli enti pubblici. Un ente talmente inefficiente da generare per il solo personale dipendente un costo di 6ML di euro salvo poi essere sciolto dal governatore De Luca perchè inutile. Ma tanto per non farsi mancare nulla, lo stesso presidente Marrazzo, subito prima del ‘licenziamento’, ha pensato bene di aumentarsi lo stipendio da 192.655,53 a euro 274.200,39, evidentemente non contento di un sostanzioso vitalizio già maturato come consigliere regionale. Ed ora, dopo la bocciatura della sua agenzia ecco la pronta e provvidenziale candidatura. Questo è lo scenario dei professionisti della politica con cui siamo chiamati a concorrere –conclude Cioffi- per cambiare questo paese, candidati che occupano posti di potere da decenni e che non solo non hanno alcun interesse a cambiare le cose, ma faranno di tutto per non perdere le prerogative acquisite”.