Politiche, il grande errore di Silvio e l’ennesimo sbaglio di Fitto: Cesa e lo Scudo

“Le battaglie per il riconoscimento dei diritti individuali e le libertà fondamentali non rientrano più negli interessi del centrodestra. Una società aperta in grado di superare le disuguaglianze in assenza dell’uso della violenza e che pareggi il debito culturale, normativo e scientifico nei confronti degli altri Paesi non è il modello a cui si ispira la politica di cui si fa portavoce questa coalizione”. E’ il commento di Rosa Criscuolo, esponente dei Radicali Italiani.

“Silvio Berlusconi ha più volte ammesso il fallimento di una rivoluzione liberale e nonostante ciò ha fuso il fronte antieuropeista e democristiano mettendo in pericolo l’identità di un soggetto politico liberale. La Campania nonostante lo stress emotivo, dovuto ad una inefficiente politica del lavoro e alla palese perdita del controllo del territorio da parte delle istituzioni, non può accogliere il ritorno al passato di istanze politiche come quelle di Lorenzo Cesa, neanche il populismo ispirato all’odio razziale della Lega o voltare la faccia all’evoluzione della famiglia. Come radicale mi chiedo come si possa essere persa l’occasione di cavalcare l’urgenza di risvegliare l’anima liberale di un elettorato che conta un numero consistente dello zoccolo duro dell’astensionismo e che ha preso parte anche alla protesta. Nella stessa misura Raffaele Fitto è colpevole di aver tradito un progetto politico come Noi con l’ Italia al Sud, trasformatosi ben presto in un treno per la capitale per chiunque riuscisse a conquistare un collegio possibile. L’alternativa alla cecità di una necessità liberale si traduce in una scelta destinata a premiare l’ offerta elettorale della Lega o della vetusta DC? Davvero?”.

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Redazione

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